Se si dovesse riassumere in poche parole il motto di famiglia, coi tempi che corrono, una battuta di sua madre calzerebbe ancora a pennello: “Quando per la gente va male, per noi va bene”. Così, mentre la crisi globale costringe in ginocchio anche i più grandi, Theo Albrecht e il fratello Karl scalano la celebre classifica degli uomini più ricchi al mondo stilata la settimanale Forbes.
La storia dell’imprenditore tedesco Theo Albrecht è inesorabilmente legata a quella di suo fratello maggiore Karl. Figli della seconda guerra mondiale, Theo e Karl hanno creato insieme dal nulla una delle catene commerciali hard-discount più note e prosperose al mondo. Nata dalla piccola bottega di frutta e verdure della madre, la Aldi è diventata in 50 anni un marchio mondiale: presente in tre continenti con un giro d’affari superiore a 7 miliardi di dollari.
La storia degli Albrecht non è solo la parabola di due fratelli che hanno attraversato il miracolo economico del dopoguerra sbaragliando le vecchie famiglie industriali tedesche dei Bauer, dei Bosch, dei Braun e diventando in mezzo secolo i più ricchi di Germania. Il successo dei loro supermercati ha rappresentato, anche, una vera e propria rivoluzione nel commercio al dettaglio tedesco e delle stesse abitudini culinarie del Paese. “Qualità molto alta. Prezzi molto bassi” è lo slogan del gruppo Aldi. Una ricetta vincente che ha permesso ai due discreti e modesti fratelli di rientrare nell’olimpo dei più grandi. Secondo l’ultima classica di Forbes, infatti, Theo è al nono posto, a tre distanze dal fratello Karl, con un patrimonio di quasi 19 miliardi di dollari.
Un successo che premia una vita di duro lavoro nell’era dei facili guadagni.