L’impatto del voto italiano sarà di lungo termine

A cura di James de Bunsen, portfolio manager, Multi Asset Team, Janus Henderson Investors
Sebbene dalle ultime elezioni italiane non sia emerso un chiaro vincitore, realmente sconfitti dal weekend delle votazioni sono stati l’establishment politico tradizionale italiano e i sostenitori di una più stretta integrazione europea.
Dal momento che nessun partito ha ottenuto abbastanza seggi per formare una maggioranza di governo, e che nessuno dei principali “vincitori” sembra in grado di dare vita a una coalizione forte fondata su alleanze (impossibili vista la natura politica delle forze in questione), non è possibile avere un’idea precisa di chi prenderà in mano le redini della nazione da qui in avanti.
Anche se il Movimento Cinque Stelle ha invertito le sue posizioni rispetto a una potenziale uscita dalla moneta unica, ha adottato un tono decisamente meno costruttivo nei confronti dell’Unione europea (UE). Di fatto, l’esito di queste elezioni ha inflitto un duro colpo al piano di Macron mirato a consolidare una più profonda integrazione europea.
A nostro avviso, l’impatto sui mercati sarà di lungo termine piuttosto che di breve. I mercati azionari e gli spread obbligazionari implicano a oggi un premio di rischio più elevato per le asset class italiane, visti i risultati incerti e i successi ottenuti dai partiti anti-establishment meno noti e prevedibili.
Tuttavia, riteniamo che i veri problemi in Italia restino quelli di cui gli investitori sono consapevoli da molti anni: livelli insostenibili del debito, un fragile settore bancario e un’economia sclerotica con alti livelli di disoccupazione, aggravata dalla recente immigrazione di massa. Riteniamo che il risultato di queste elezioni inconcludenti probabilmente ritarderà l’attuazione di eventuali misure radicali che potrebbero servire a migliorare questi problemi nel medio periodo.

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