Rank 11: Jim Carr Walton e il primato di famiglia

Ogni anno, guardando la classifica degli uomini più ricchi del mondo sulla rivista americana Forbes, l’unico dato che colpisce la nostra attenzione sono i primissimi posti e la posizione di Silvio Berlusconi. Ad un osservatore attento, invece, non sarà sicuramente sfuggito il dato veramente rilevante, ovvero la presenza stabile della famiglia Walton tra i primi venti posti della celebre classifica. Rispettivamente Jim Walton, Alice Walton, Christy Walton e Samuel Robson Walton. Se la matematica non è un’opinione, la somma di capitali dei membri della dinastia raggiunge gli 83 miliardi di dollari, il doppio dell’uomo più ricco del mondo, Bill Gates.

Il padre fondatore di questo patrimonio è Sam Walton, il colosso economico autore di questa fortuna si chiama Wal-Mart, che ha il primato delle vendite al dettaglio ed è la più grande fornitrice di armi degli Stati Uniti.

Quest’anno a guidare la famiglia ai vertici di Forbes è il più giovane dei figli di Sam, Jim Carr Walton, che con un patrimonio di 17.8 miliardi di dollari occupa l’undicesima posizione davanti alla sorella Alice. Oltre ad essere proprietario di una quota dell’azienda di famiglia, Jim è anche una figura importante all’interno della Arvest Bank e proprio a causa di questa doppia occupazione Forbes stima che egli sia leggermente più ricco di tutti gli altri eredi.

Per Jim e la dinastia Walton, però, non è sempre stato tutto rose e fiori. La Wal-Mart ha dovuto, infatti, far fronte a numerose cause civili intentate da lavoratori che hanno denunciano gli abusi subiti, tra cui sfruttamento minorile, lavoro nero degli immigrati, pari opportunità. Una situazione che molto spesso ha fatto incupire lo “Smile” simbolo dell’azienda. Per non parlare di quando la faccina sorridente è diventata tutta rossa di vergogna nel momento in cui la Norvegia ha vietato che la Wal-Mart entrasse nel Paese per palesi violazioni dei diritti umani e civili.

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