Pare che siamo vicini a scoprire il farmaco che fa perdere la memoria. Una scoperta fatta da un team di neuroscienziati del Suny di Brooklyn; questi non solo avrebbero scoperto la specifica molecola cerebrale che si occupa di immagazzinare l’esperienza, ma avrebbe anche già sperimentato con successo su topi un nuovo ritrovato specifico. E’ proprio quello che ci voleva: la crisi ora potrebbe non farci più paura. Basta quel vecchio banfone di Madoff, basta con i sudori freddi degli operatori dei mercati celati da sorrisi smaglianti di circostanza, basta con le famiglie con i risparmi bruciati, basta con i lavori appesi a un filo mentre dall’altra parte del fiume si brinda a Bacco su di uno Yacht. Dimentichiamoci tutto.
Se così sarà, allora già mi immagino scene di tutti i tipi, con protagonista la nostra pillola. Dalla giovane fanciulla delusa d’amore che spera di dimenticare le corna vacanziere del simpatico fidanzato (naturalmente dopo avergliele restituite con gli interessi), fino al gestore che la da in dotazione (in caso di necessità) al cliente (in corredo con la scheda prodotto dell’investimento scelto). Se fosse stata inventata giusto un paio d’anni fa, ora non si parlerebbe di crisi della fiducia. Semmai di abuso da farmaci.