Le tensioni politiche mondiali danno lustro ai flussi verso gli Etp

a cura di Etf Securities

Gli ETP sull’argento hanno attratto la maggior parte degli afflussi, per un valore di 54,5 milioni di USD, registrando la raccolta più elevata dal settembre 2017. La causa scatenante è da ricercarsi apparentemente nelle tensioni politiche sorte tra Regno Unito e Russia in seguito all’avvelenamento di un’ex spia russa in Inghilterra. La Gran Bretagna ha imposto sanzioni su Mosca, che per rappresaglia intende espellere diplomatici britannici. Stati Uniti, Francia e Germania si sono schierati con il Regno Unito e considerano la Russia responsabile dell’attentato con il gas nervino. In aggiunta, i frequenti rimpasti dell’Amministrazione Trump, che la scorsa settimana ha revocato l’incarico al Segretario di Stato Rex Tillerson a causa di vedute divergenti sulla politica estera, ha suscitato timori riguardo alle misure protezionistiche adottate dagli Stati Uniti. L’argento presenta valutazioni interessanti, poiché il prezzo relativo dell’oro rispetto a quest’ultimo rimane elevato in termini storici. “Restiamo ottimisti sui fondamentali dell’argento alla luce di un ciclo industriale solido e di un’offerta mineraria limitata, e ci aspettiamo un suo recupero nel 2018”, ha affermato Massimo Siano, Executive Director – Head of Southern Europe di ETF Securities.

Con un’inversione di tendenza rispetto agli afflussi anomali per il 2018 registrati la settimana precedente, gli ETP sull’oro hanno subito disinvestimenti per 28,7 milioni di USD. I prezzi dell’oro tendono a mostrare debolezza alla vigilia delle riunioni della Fed. Ne abbiamo avuto la prova la scorsa settimana: allorché gli investitori hanno rivolto l’attenzione alla riunione della Federal Reserve di questa settimana, le quotazioni del metallo giallo hanno registrato la maggiore flessione settimanale in un mese. “Il punto chiave sarà la probabilità di quattro rialzi dei tassi nel ‘dot plot’ con le proiezioni della Fed per il 2018”, ha osservato Siano.

Gli investimenti in ETP su azioni globali, robotica in primis, hanno raggiunto il livello più elevato delle ultime otto settimane a quota 24 milioni di USD. I mercati azionari globali hanno chiuso la settimana in calo a causa dei rischi politici incombenti e del crescente ricorso a misure protezionistiche. Di conseguenza, gli investitori hanno cercato di rafforzare l’esposizione a segmenti di nicchia del settore tecnologico, come la robotica e la cybersecurity. I disinvestimenti dall’azionario statunitense, specialmente dalle Master Limited Partnership (MLP), hanno toccato un picco da giugno 2015 a 9,8 milioni di USD. In seguito alla sentenza pronunciata dalla Federal Energy Regulatory Commission (FERC) la scorsa settimana, con la quale si negava il recupero dell’imposta sui redditi sui contratti d’utilizzo delle condutture interstatali, il settore delle MLP ha subito una correzione. Noi crediamo che si tratti di una reazione eccessiva. “Prevediamo che questa sentenza influirà soprattutto sulle condutture di proprietà di MLP che attraversano confini statali e che applicano tariffe regolamentate dalla FERC”, ha aggiunto Siano.

Gli afflussi negli ETP long sullo yen hanno raggiunto un massimo storico a 25,2 mio di USD, poiché gli investitori, a fronte delle tensioni politiche globali, hanno in apparenza trovato riparo tra le valute considerate storicamente beni rifugio. L’inasprimento della politica monetaria segnalato dalla banca centrale norvegese ha causato deflussi per 9,3 mio di USD dagli ETP sulla NOK. La scorsa settimana la Norges Bank ha palesato l’intenzione di innalzare i tassi d’interesse più rapidamente delle attese a causa della crescita più sostenuta e della modifica del target d’inflazione. “Questo ha favorito un apprezzamento della corona norvegese, che ha guadagnato lo 0,9%, raggiungendo il livello più elevato dal novembre 2017”, ha rilevato Siano.

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