Cosa sta succedendo ai tassi Usa?

a cura di Sandra Holdsworth, investment manager del fixed income team di Kames Capital

Qualcosa sta succedendo ai tassi di interesse statunitensi e non sono solo i rialzi da parte della Federal Reserve. La politica sui tassi della Banca centrale Usa infatti si è dimostrata perfettamente aderente a quanto era stato comunicato e fatto intendere ai mercati.

Tuttavia, esiste un secondo aspetto di politica monetaria. La Fed lo scorso ottobre ha annunciato che avrebbe dato inizio al tanto atteso snellimento del proprio bilancio, riducendo così il livello di liquidità all’interno del sistema finanziario. In poche parole: l’istituto di Washington sta rivendendo obbligazioni che erano parte del suo bilancio al sistema bancario, titoli che sono quindi comprati dalle banche utilizzando la loro liquidità o le riserve che solitamente mantenevano o ponevano in strumenti del mercato monetario.

Da un lato, dunque, ci sono meno risorse che le banche possono investire in strumenti liquidi come quelli scambiati all’interno del mercato monetario. Dall’altro, però, l’offerta proprio di tali strumenti è aumentata in maniera drammatica. A causa dei continui intoppi visti nella gestione del budget e del debt ceiling, infatti, il dipartimento del tesoro Usa in febbraio e marzo ha aumentato massivamente le emissioni. A ciò si è aggiunta la riforma fiscale che ha reso più vantaggioso per le aziende statunitensi finanziare le proprie attività attraverso carte commerciali (commercial paper), piuttosto che veicolare liquidità da controllate estere.

Per la prima volta dallo scoppio della crisi, dunque, il costo del denaro stabilito dalla Fed non costituisce più un buon termometro delle condizioni finanziarie del Paese. Si osservi come i diversi modi di misurare i tassi di interesse di breve termine sono cambiati da inizio anno:

Tasso 1 Gennaio 2018 27 Marzo 2018 Delta
US Federal Funds upper bound 1.50% 1.75% 0.25%
3-month Treasury bills 1.38% 1.77% 0.39%
3-month $ Libor 1.69% 2.29% 0.60%
3-month Top Tier Commercial paper 1.68% 2.21% 0.53%

In conclusione, nonostante i tassi ufficiali siano saliti in maniera graduale, il reale costo di finanziamento è aumentato ad una velocità doppia. Non c’è da stupirsi che i mercati siano nervosi a riguardo: l’ultima volta che ciò è accaduto ci trovavamo nel bel mezzo della crisi finanziaria.

Stavolta, però, c’è una differenza sostanziale. Le ragioni di questo disequilibrio non sono legate a problemi di credito o solvibilità, ma a dinamiche di domanda e offerta. Il tutto dovrebbe quindi dovrebbe presto risolversi, non appena lo sbilanciamento si ridurrà.

 

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