L’affare Facebook fa bene all’hi-tech

A cura di Marco Caprotti, Morningstar
Gli investitori potrebbero trovarsi a ringraziare Facebook. Le vendite in Borsa seguite alla questione dei dati raccolti dal social media e utilizzati in maniera sospetta da Cambridge Analytica (leggi qui un approfondimento) stanno raffreddando un settore come quello tecnologico dove i prezzi delle azioni sono arrivati alle stelle rendendo difficile la ricerca di opportunità operative.
L’indice Morningstar Global Technology, da inizio anno, ha segnato (fino al 3 aprile e in euro) -0,83% ma viene da una corsa che, solo nel 2017, gli ha fatto registrare +24%.
Indice Morningstar Global Technology
technologia
Dati in euro aggiornati al 3 aprile 2018
Fonte: Morningstar Direct
“Il settore è ancora leggermente sopravvalutato, ma le discese alle quali stiamo assistendo possono essere dei buoni punti di entrata per chi vuole investirci”, spiega Brian Colello, analista di Morningstar. “A parte le valutazioni, ci sono alcuni elementi interessanti di cui gli investitri dovrebbero tenere conto. Uno è il processo di consolidamento che dovrebbe interessase soprattutto il segmento dei semiconduttori in cui le società più grandi cercheranno di realizzare economie di scala e di diversificare il portafoglio dei pordotti. Poi c’è la nuova normativa fiscale introdotta negli Stati Uniti che permetterà alle società Usa di rimpatriare i guadagni a condizioni più vantaggiose. Sono soldi che potrebbero essere impiegati per dividendi o programmi di riacquisto di azioni proprie”.
Due Silver per i tecnologici
Fra i fondi venduti in Italia raccolti nella categoria Morningstar dedicata agli strumenti che investono sulle società tecnologiche ce ne sono due che hanno un Analyst rating positivo (Silver). Polar Capital Global Tech Inc  ha anche un Morningstar rating di 5 stelle. “I gestori sono convinti che la natura innovativa del comparto tecnologico renda possibile aggiungere valore identificando in anticipo le società che possono lanciare sul mercato prodotti che cambieranno il modo di vivere”, spiega Samuel Meakin, fund analyst di Morningstar in un report del 13 ottobre 2017. “Sono convinti che questo approccio di tipo growth gli permetta di beneficiare di significativi sviluppi tecnologici. Gli investitori devono quindi attendersi che ci sia un forte sottopeso per quanto riguarda le big cap che dominano gli indici di riferimento. I manager fanno approfondite analisi per identificare 60-85 società che credono possano beneficiare di un forte management, di robusti bilanci e di alte barriere all’entrata di concorrenti. Alla luce della natura innovativa di queste società le competenze e le strategie del management sono particolarmente importanti per cui gli incontri con le società sono une elemento fondamentale del processo di investimento. Sono esposti alle società mid e small cap e cercano di concentrarsi su aziende con profitti in crescita, evitando quelle che hanno prodotti ancora alla fase di studio”. (Analisi completa qui)
T. Rowe Price Global Tech Equities A USD nella versione europea non ha ancora i tre anni di vita che gli permetterebbero di avere lo Star rating. “Il processo di investimento è supportato da una forte analisi fondamentale”, spiega Mathieu Caquineau, fund analyst di Morningstar in un report del 19 marzo 2018. “Il team di ricerca lavora su ogni singolo settore e su ogni singola società. I temi presi in considerazione al momento sono il cloud computing, Internet e la penetrazione della tecnologia in nuovi settori. Il gestore non ha paura di avere più del 50% del portafoglio concentrato nelle top 10 holding. L’attività di stock picking è rivolta a società con prospettive di crescita di lungo termine e un buon management”. (Analisi completa qui).

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