L’asset allocation di Ubs WM tra azioni, obbligazioni e valute

Di Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di Ubs WM Italy

Il clima di mercato è migliorato a seguito del recente allentamento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che il Presidente Xi ha ribadito la promessa di ampliare l’accesso ai mercati cinesi e ridurre i dazi. Manteniamo un orientamento positivo nei confronti delle azioni globali, dato che il contesto economico rimane solido e che l’inflazione globale dovrebbe aumentare solo gradualmente. Le banche centrali potranno quindi procedere con la normalizzazione della politica monetaria a un ritmo misurato. Rimaniamo in sovrappeso sulle azioni globali rispetto all’high yield in euro e alle obbligazioni e ai titoli di Stato con rating elevato. Con l’inizio di una fase del ciclo economico caratterizzata da un aumento della volatilità, proteggiamo una parte delle nostre posizioni rischiose mediante opzioni put su azioni. Persiste il rischio di escalation degli attriti commerciali, ma il nostro scenario di riferimento prevede una combinazione di dazi mirati e negoziati bilaterali.

Azioni

Manteniamo in sovrappeso le azioni globali rispetto al reddito fisso. L’azionario beneficia della solida espansione degli utili aziendali. Le società statunitensi, che rappresentano circa la metà del mercato globale, sono sostenute dalle agevolazioni fiscali e dal piano di spesa pubblica. In base al rapporto prezzo/utili, le valutazioni dei mercati azionari globali sono inferiori alla media di lungo termine. Deteniamo anche un sovrappeso nelle azioni dei mercati emergenti rispetto a quelle australiane. Le aziende dei Paesi emergenti sono particolarmente esposte alla robusta crescita mondiale, in virtù della leva operativa. Inoltre, la loro performance azionaria in termini di dollaro dovrebbe essere sostenuta dalla debolezza del dollaro attesa per quest’anno. Dato che l’indice Msci China rappresenta quasi il 30% del listino dei mercati emergenti, monitoriamo attentamente l’evoluzione delle dispute commerciali. Agli investitori che non detengono posizioni in azioni australiane consigliamo di sottopesare quelle britanniche.

Obbligazioni

Sovrappesiamo le obbligazioni sovrane dei mercati emergenti in dollari rispetto alle obbligazioni e ai titoli di Stato con rating elevato. Ci aspettiamo una contrazione degli spread del debito sovrano emergente grazie al rafforzamento dei fondamentali, tra cui l’inflazione relativamente contenuta, la stabilità dei prezzi delle materie prime e il contesto esterno favorevole. Inoltre, l’attuale premio di rendimento risulta vantaggioso, a quota 2,6% in dollari. Le obbligazioni high yield in euro continuano a presentare valutazioni elevate e restano in sottopeso rispetto alle azioni globali. Sovrappesiamo i Treasury a 10 anni rispetto alla liquidità in dollari, una posizione che dovrebbe beneficiare del carry positivo. Sottopesiamo invece i titoli di Stato giapponesi a 10 anni rispetto alla liquidità in yen. La Bank of Japan alzerà probabilmente l’obiettivo della sua politica di controllo della curva nel corso dell’anno, mentre un taglio dei tassi d’interesse appare improbabile.

Valute

Manteniamo una posizione lunga su Euro e dollaro canadese e corta sul dollaro e una posizione lunga sullo yen e corta sul dollaro neozelandese. L’eurozona registra un elevato surplus della bilancia commerciale (4% del Pil), contro l’ingente deficit commerciale e di bilancio degli Stati Uniti, un fattore che dovrebbe giocare a favore del cambio Eur/Usd. Chiudiamo la posizione lunga sulla sterlina e corta sul frabco svizzero, che ha tratto vantaggio dalla minore incertezza sulla Brexit, mentre il mercato sconta un orientamento più aggressivo della Bank of England nel corso di quest’anno. Il paniere di valute dei mercati emergenti ha risentito dell’aumento del rischio idiosincratico relativo al rublo russo e alla lira turca, poiché le sanzioni contro la Russia e le minacce nei confronti della Siria hanno rapidamente indebolito le due divise. Le prospettive del real brasiliano e della rupia indiana ci sembrano positive e sovrappesiamo le due valute rispetto al dollaro statunitense e al dollaro di Taiwan.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!