Cautela sull’equity: la view di Anima

A cura di Anima Sgr

Mercati azionari Europa: approccio ancora tattico e flessibile.

Nell’ultimo mese il mercato azionario europeo ha registrato un leggero trend positivo, caratterizzato da una volatilità in calo rispetto alle settimane precedenti. Tatticamente, manteniamo una visione cauta a causa delle incertezze derivanti dalle recenti tensioni geopolitiche. A livello fondamentale, invece, i dati macroeconomici rimangono solidi pur evidenziando le prime avvisaglie di rallentamento, che potrebbero impattare sulla performance di breve termine. L’attenzione degli investitori, inoltre, si sta focalizzando sui risultati trimestrali delle società per il I trimestre del 2018. Per quanto riguarda il posizionamento settoriale dei fondi azionari europei, il giudizio resta costruttivo sul settore finanziario, dato che dovrebbe beneficiare della recente risalita dei tassi di interesse sui bond sovrani. Inoltre, viene sovrappesato il settore energetico, poiché queste società dovrebbero essere favorite da un ribilanciamento della domanda e dell’offerta sul mercato del petrolio, in quanto la recente ripresa dei prezzi sembra destinata a continuare. La view è ancora positiva sui titoli del comparto information technology, considerato che le società stanno registrando un trend positivo degli utili, accompagnato da una crescita strutturale.

Italia: i fondamentali bilanciano il rischio politico.

Le aspettative di crescita economica restano positive per il proseguo del 2018, contribuendo così a mitigare l’impatto dell’incertezza politica, all’indomani del voto dello scorso 4 marzo, riguardo la futura stabilità e governabilità del Paese. A riprova, gli indicatori di sentiment di imprese e consumatori si mantengono su valori mediamente elevati, coerenti con una positiva dinamica del PIL (il Pil italiano è in fase espansiva da 15 trimestri consecutivi e ha recuperato il 4,4% rispetto al terzo trimestre 2014, da quando cioè è iniziata la ripresa). Da inizio anno la Borsa italiana si sta confermando una delle migliori fra quelle europee e, indubbiamente, a supportare il buon andamento è anche la spinta che continua ad arrivare dalla domanda per i PIR da parte degli investitori. Tuttavia i margini di apprezzamento sembrano ridursi e diventa sempre più necessaria una gestione attiva con forte selezione nelle scelte allocative. L’allocazione sui fondi azionari italiani si mantiene prudente, con una conseguente riduzione del profilo di rischio dei portafogli, in attesa di sviluppi sul fronte politico domestico, ma anche con la possibilità di sfruttare in modo tattico le fasi di risalita del mercato.

Usa: giudizio cauto in attesa delle scelte sui dazi.

La view, alla luce delle recenti tensioni commerciali, resta prudente. Il mercato è stato anche penalizzato dalla volatilità del settore tecnologico, causata dallo scandalo che ha colpito Facebook, sul tema della tutela dei dati personali. In USA la regolamentazione per la tutela dei dati è differente da settore a settore e per certi versi più incerta. Invece, in Europa, il prossimo 25 maggio, entrerà in vigore il Regolamento Generale sulla Protezione dei dati (GDPR), per volere della Ue di introdurre un’unica disciplina stringente volta a controllare la collezione e l’utilizzo dei dati da parte delle società tecnologiche. Tuttavia, nei portafogli azionari americani è mantenuto un certo peso sul settore tecnologico in quanto, in base alle attese degli analisti, queste società dovrebbero essere ancora in grado di generare tassi di crescita elevati.

Borse emergenti: più rischi all’orizzonte.

Questi mercati continuano ad essere supportati da crescita solida e inflazione sotto controllo. Da inizio anno, tuttavia, hanno dovuto fare i conti con diversi fattori di disturbo, pur avendo mostrato una buona capacità di tenuta: aumento dei tassi americani, il rischio di una guerra commerciale e ancora lo storno sul settore della tecnologia – che pesa tanto sugli indici dei Paesi Emergenti e in particolare di Cina, Taiwan e Corea del Sud – e infine le sanzioni nei confronti della Russia. In prospettiva, occorrerà monitorare soprattutto gli sviluppi relativi al protezionismo ed alla restrizione del credito in Cina. Le valutazioni sono comunque ancora appetibili e il giudizio resta positivo su queste Borse se pur con un approccio più cauto in un contesto caratterizzato da maggiore incertezza.

Borse Asiatiche: mercato giapponese in ripresa.

Dopo una fase di stallo, nell’ultimo mese, il mercato giapponese ha recuperato, complici gli utili societari in crescita e le riforme del governo di Shinzo Abe, in grado di supportare le società contribuendo alla loro profittabilità e a migliorarne la corporate governance attraendo investimenti. Le tensioni commerciali restano però da monitorare anche per questo mercato: in occasione dell’incontro in Usa, in cui Abe è stato ospite di Trump, il Giappone non è uscito esente dalle tariffe su acciaio e alluminio. In particolare, Trump si è limitato ad assicurare un impegno a riconsiderare la questione se si raggiungerà un qualche accordo sul commercio, che contribuisca ad abbassare il forte deficit commerciale americano rispetto a Tokyo, che ammonta a circa 60 miliardi di dollari.

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