Etp, flussi degli determinati dai rischi geopolitici

A cura di Etf Securities

Gli ETP long sul greggio registrano deflussi per 39,5 milioni di dollari a fronte delle prese di profitto stimolate da un aumento del 3,2% dei prezzi petroliferi. I corsi dell’oro nero hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi tre anni e mezzo sulla scia delle nuove sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro l’Iran. I mercati globali del petrolio evidenziano già condizioni tese in conseguenza delle interruzioni dell’attività estrattiva in Venezuela e della forte adesione dei membri dell’OPEC (l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) all’accordo di riduzione della produzione. Dato che gli Stati Uniti non importano petrolio iraniano e che nessun paese importatore sembra essere d’accordo con la loro posizione, ci aspettiamo che il rispetto delle norme extraterritoriali statunitensi sia minimo. In breve, le sanzioni non dovrebbero soffocare l’industria petrolifera iraniana, ma il premio al rischio geopolitico dovrebbe perdurare. “Alcuni dei guadagni più recenti saranno verosimilmente annullati dall’aumento della produzione di altri paesi. Gli investitori sembrano intenti a incamerare profitti in quanto i rincari appaiono insostenibili”, ha affermato Massimo Siano, Co-Head of Southern Europe Distribution di ETF Securities.

L’oro continua ad attrarre investimenti in un contesto di accresciuti rischi politici. Il calendario politico è fitto di appuntamenti. Il mese prossimo è in programma un vertice tra Donald Trump e King Jong Un e vi sono numerosi rischi che le due potenze nucleari vengano allo scontro anziché sviluppare un piano di pace. L’intervento degli Stati Uniti in Iran segnala la volontà di Washington di riaffermare la propria presenza diplomatica in Medio Oriente. Resta da vedere se tale decisione sia destinata a favorire o a pregiudicare la stabilità della regione. Se l’Iran decide di abbandonare l’accordo (il “Joint Comprehensive Plan of Action”), crediamo che la regione potrebbe precipitare nel caos, con un’escalation della guerra a distanza tra Teheran e l’Arabia Saudita. “Gli ETP long sull’oro hanno ricevuto flussi per 16,7 milioni di USD, mentre gli ETP sull’argento, strettamente correlati ai primi, hanno raccolto 3,1 milioni di dollari”, ha rilevato Siano.

Gli ETP short sul FTSE MIB hanno attirato i maggiori afflussi dal giugno 2017 in quanto gli investitori temono la formazione di un governo di coalizione costituito dai partiti anti-sistema in Italia. Gli ETP short sul FTSE MIB hanno incamerato 3,6 milioni di dollari, mentre gli omologhi long hanno ceduto 4,5 milioni di dollari. “Si è registrata una reazione sorprendentemente tiepida da parte dei mercati azionari e obbligazionari alla scadenza fissata ieri per la formazione di un governo di coalizione. Crediamo che gli investitori in ETP siano posizionati in vista di uno sviluppo negativo questa settimana”, ha osservato Siano.

Gli investitori sembrano divisi sulla direzione dell’alluminio. Gli ETP long sull’alluminio hanno ricevuto 1,9 milioni di dollari, i maggiori afflussi settimanali dal febbraio 2018, mentre gli omologhi short hanno raccolto 1,1 milioni di dollari, i flussi settimanali più consistenti dal maggio 2016. “Sebbene i prezzi siano scesi dai massimi raggiunti il mese scorso in seguito all’annuncio di sanzioni statunitensi contro un importante azionista di un’impresa estrattiva russa, è probabile che le quotazioni tornino a salire con l’entrata in vigore di queste misure (e con il varo di restrizioni commerciali contro la Cina)”, ha aggiunto Siano.

Gli investitori sono diventati più ottimisti sull’euro nei confronti dell’USD. La scorsa settimana gli investitori hanno acquistato 9,7 milioni di dollari di ETP long su EUR, short su dollaro, e venduto 8,3 milioni di dollaridi ETP long su dollaro, short su euro. Gli investitori non sembrano convinti che il moderato apprezzamento registrato di recente dal dollaro sia sostenibile. “Tuttavia, alla luce del continuo indebolimento dei dati economici in Europa e delle scarse indicazioni che la Federal Reserve sarà dissuasa dall’effettuare ancora un paio di rialzi dei tassi quest’anno, crediamo che i differenziali di interesse potrebbero favorire un rafforzamento del dollaro”, ha dichiarato Siano.

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