Il punto sui mercati di Xtb

A cura di Xtb

Sommario:

  • Giuseppe Conte sarebbe indicato come il prossimo Primo Ministro italiano
  • DAX (DE30 su xStation5) si ritrae dopo l’apertura nel raggio di una zona di resistenza
  • Le case automobilistiche tedesche affermano che la Cina potrebbe tagliare le tariffe di importazione delle auto

I guadagni di ieri osservati a Wall Street non si sono tradotti oggi in una sessione asiatica ottimista. I benchmark della regione hanno chiuso il loro trading di martedì in ribasso. L’australiano S & P / ASX 200 (AUS200) ha chiuso lo 0,7% in meno. Le azioni in Giappone hanno fatto meglio dei loro pari australiani, mentre Nikkei (JAP225) è ancora diminuito dello 0,15%. In Cina Hang Seng (CHNComp) è finito sottilmente in ribasso.

I mercati azionari europei sono in rialzo martedì con DAX come leader. La superba condizione del benchmark tedesco potrebbe essere una reazione ritardata ai guadagni di ieri visti in Europa (il DAX era chiuso ieri). Le banche e le case automobilistiche sono tra i leader, mentre i minerari registrano le maggiori perdite dopo l’apertura. Dopo la prima ora di negoziazione, il DAX tedesco (DE30) ha guadagnato lo 0,15%, il francese CAC 40 (FRA40) ha aggiunto lo 0,07% mentre il FTSE 100 (UK100) del Regno Unito ha scambiato lo 0,22% in più.

Poiché la questione della Brexit sull’unione doganale rimane irrisolta, alcuni legislatori britannici stanno esaurendo la pazienza. Secondo il Sunday Times alcuni conservatori si stanno preparando per elezioni anticipate che potrebbero svolgersi quest’anno. L’incapacità di maggio di trovare un compromesso tra le richieste conservatrici di un ritiro dall’unione doganale e la maggioranza del Parlamento nel tentativo di rimanere dentro stanno portando ad un aumento della preoccupazione sull’ esser in grado di guidare il Regno Unito attraverso il processo Brexit. Poiché la maggioranza del Parlamento è impegnata a rimanere nell’unione doganale, sostituendo semplicemente Theresa May in quanto leader non potrà garantire il ritiro. Tuttavia, gli accademici politici offrono uno scenario di elezioni anticipate a bassa probabilità, considerato quanto avanzato è il processo Brexit. Vale la pena notare che, nel caso in cui le elezioni anticipate saranno indette, sarà il quinto anno consecutivo in cui i britannici si recheranno ai seggi (dopo i referendum nel 2014 e 2016 e le elezioni nel 2015 e 2017).

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