Avvio in profondo rosso per tutte le principali piazze finanziarie europee, sulla scia della chiusura negativa di Tokyo e Wall Street. Non fa eccezione lo S&P Mib, che apre in calo perdendo oltre tre punti percentuali. Non si salva nemmeno un titolo, male soprattutto i bancari. Oltre alla paura per il virus della febbre suina, incide soprattutto sulle borse europee la notizia sugli stress test negli Stati Uniti.
In pratica la Federal Reserve statunitense ha prospettato per due delle maggiori banche americane, [s]Citigroup[/s] e [s]Bank of America[/s], l’eventualità di dover procedere a ulteriori aumenti di capitale in seguito alle previsioni di stress test non propriamente favorevoli. I risultati dello stress test, ideato in seguito alla crisi del credito per monitorare i conti delle 19 principali banche statunitensi ed evitare ulteriori fallimenti, verranno svelati il 4 maggio. Lo slittamento della data di uscita di questo dato, in concomitanza con i rumors che prevederebbero il fallimento del test per alcuni istituti bancari, contribuiscono a creare panico tra gli investitori sia americani sia europei e quindi a far precipitare i principali listini borsistici.
Oggi in risalto soprattutto i titoli bancari anche per l’uscita delle trimestrali di BBVA e di [s]Deutsche Bank[/s].
La prima banca tedesca ha pubblicato stamattina la prim trimestrale 2009. Salta subito all’occhio il fatto che dopo un anno il principale istituto di credito tedesco torna all’utile, facendo segnare profitti per 1,2 miliardi di euro. Il dato è positivo sia in rapporto al dato dello stesso periodo dell’anno scorso (meno 141 milioni di euro), sia rispetto alle aspettative degli analisti che prevedevano un utile fermo a soli 815 milioni di euro. Il buon risultato è dovuto sia ai ricavi sulle vendite e alle negoziazioni sul debito che si sono triplicati, sia al contributo della divisione Investment Banking che ha fatto registrare un Ebit di 1,54 miliardi.
Il mercato però non ha reagito nel modo che ci si aspettava: il titolo perde pesantemente sulla borsa di Francoforte, in parte a causa delle notizie che provengono dagli Usa e in parte a causa del dato presente nella trimestrale che indica che l’istituto ha effettuato svalutazioni legate ai titoli strutturati per 1 miliardo di euro, principalmente riferibili alle assicurazioni monoline. Il numero uno di Deutsche, [p]Josef Ackermann[/p], è stato confermato fino al 2013 alla guida del gruppo ed ha dichiarato che la banca tedesca è ben posizionata per affrontare la crisi e superarla nel medio termine.
Sul versante italiano, grandi manovre all’interno del capitale di [s]Intesa Sanpolo[/s].
Dopo la notizia di ieri che aveva visto la nascita di un patto di consultazione tra Credit Agricole e Generali al 10,89%, oggi c’è stata subito una contromossa. La Compagnia di San Paolo, fondazione torinese presieduta da [p]Angelo Benessia[/p], che già è il primo azionista singolo di Intesa con il 7,96% punta a raggiungere il 10% entro il 30 giugno prossimo. La fondazione acquisterà da [s]Barclays[/s] l’1,93% a 3 euro per azione, con un esborso totale che si aggirerà intorno ai 690 milioni di euro. La volontà dei torinesi di acquistare ad un prezzo maggiore rispetto al valore di mercato il titolo è un chiaro segnale di immediata risposta al patto Agricole-Generali, a cui è prevista l’aggiunta anche di [s]Cariparma[/s] che detiene una quota dell’1,4%.
Aspettiamo la nuova puntata di questa storia che si fa via via sempre più avvincente.
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche Börse (XETRA) | 68,09 | EUR | -3,23% |
American Express | NYSE | 24,23 | USD | -4,23% |
Axa | EURONEXT | 11,55 | USD | -3,02% |
Azimut | BORSA ITALIANA | 5,46 | EUR | -2,85% |
Banca Generali | BORSA ITALIANA | 3,25 | EUR | 0,93% |
Bank of NY Mellon | NYSE | 25,81 | USD | -3,98% |
Barclays | LSE | 13,41 | USD | -3,80% |
BlackRock | NYSE | 149,46 | USD | -1,13% |
BNP | EURONEXT | 38,25 | EUR | -0,43% |
BPM | BORSA ITALIANA | 4,26 | EUR | 4,99% |
Citigroup Inc | NYSE | 3,07 | USD | -3,76% |
Credit Agricole | EURONEXT | 10,32 | EUR | -2,41% |
Credit Suisse Group | SWISS MARKET EXCHANGE | 44,16 | CHF | 1,56% |
Deutsche Bank | Deutsche Börse (XETRA) | 42,55 | EUR | 3,48% |
Dexia | EURONEXT | 3,85 | EUR | -0,52% |
Fortis | EURONEXT | 1,78 | EUR | -5,52% |
FT Inv. | NYSE | 60,56 | USD | -1,78% |
Goldman Sachs | NYSE | 120,90 | USD | -0,33% |
Henderson | LSE | 86,25 | GBp | -1,71% |
HSBC Investments | LSE | 466,50 | GBp | -2,00% |
ING | EURONEXT | 6,04 | EUR | -2,11% |
IntesaSanpaolo | BORSA ITALIANA | 2,33 | EUR | 0,87% |
Invesco | NYSE | 13,98 | USD | -4,77% |
Janus Capital Group | NYSE | 9,21 | USD | -3,86% |
Jp Morgan | NYSE | 32,78 | USD | -1,80% |
Julius Baer | SWISS MARKET EXCHANGE | 37,00 | CHF | -0,11% |
Legg Mason | NYSE | 19,05 | USD | -6,02% |
Man Group | LSE | 243,25 | GBp | -2,21% |
Mediobanca | BORSA ITALIANA | 8,22 | EUR | 3,20% |
Mediolanum | BORSA ITALIANA | 3,25 | EUR |
-0,31% |
Morgan Stanley | NYSE | 21,26 | USD | -3,19% |
Montepaschi Siena | BORSA ITALIANA | 1,22 | EUR | -1,30% |
Natixis | EURONEXT | 1,81 | EUR | 1,12% |
Nordea bank | OMXNORDICEXCHANGE | 55,50 | SEK | -3,98% |
Raiffeisen | wienerborse | 24,55 | EUR | -2,54% |
Schroders | LSE | 778,00 | GBp | 0,13% |
Skandia (Old Mutual) | LSE | 62,20 | GBp | 3,49% |
State Street | NYSE | 35,09 | USD | -5,62% |
Ubs | SWISS MARKET EXCHANGE | 14,58 | CHF | 4,14% |
Unicredit | BORSA ITALIANA | 1,89 | EUR | 3,46% |