Italia, il peggio sembra passato: la view di Cfo Sim

A cura di Andrea Caraceni – Amministratore Delegato di Corporate Family Office SIM
L’incertezza dei mercati finanziari e la crescita dello spread Btp/Bund sono dovuti a una forte preoccupazione sulla situazione politica italiana e sulla formazione del futuro Governo. L’elevato debito accumulato dal nostro Paese, unito a politiche di bilancio altalenanti che non creano stimolo all’economia, ci pongono nel mirino delle istituzioni internazionali e delle agenzie di rating.
Questa situazione ha una duplice valenza negativa. Da un lato le altre nazioni europee tendono a sfruttare la nostra debolezza a loro vantaggio. La Germania infatti così può essere sempre più leader in Europa mentre la Francia riesce a distogliere l’attenzione sulla propria situazione economica, a mio parere, peggiore della nostra.
L’altra valenza negativa è data dalla maggiore difficoltà a far valere le nostre pretese e i nostri interessi a livello internazionale, presso le istituzioni e negli scambi commerciali.
Non va però dimenticato che siamo la settima potenza economica mondiale e che il nostro PIL e l’occupazione sono tornate a crescere, così come la produzione. Per questo credo che il peggio sia passato. L’Europa ha dimostrato una solida tenuta superando momenti drammatici: la crisi della Grecia, primo momento in cui un Paese europeo poteva fare bancarotta, e nel 2011 – secondo momento drammatico – quando molti Paesi come Cipro, Irlanda, Portogallo e anche l’Italia, sono entrati in crisi.

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