Swissquote: “Che durata avrà il rimbalzo? Gli indicatori dicono breve”

A cura di P. Rosenstreich (Head of market Strategist) e A. Masset (analista) di Swissquote

Il mercato Forex continua a essere guidato dagli sviluppi della politica italiana e spagnola, anche se occorre registrare che il sentimento di avversione al rischio è in un certo senso diminuito con gli investitori che prendendo fiato fanno il punto della situazione sulla base delle nuove valutazioni raggiunte. Il movimento in guadagno dell’Euro/dollaro attuale ha permesso alla moneta unica di tornare sopra 1,16, mentre i titoli azionari europei e in particolar modo le azioni italiane e i Btp risultano meglio impostati.
Contro il crescente euroscetticismo, il franco svizzero si sta muovendo in maniera erratica, anche se secondo noi, considerando il rapido deterioramento dei valori dell’euro in questi giorni, le attese dovrebbero essere per un periodo di consolidamento della moneta unica. Anche se sul mercato valutario gli investitori hanno intrapreso un approccio meno aggressivo rispetto agli scorsi giorni, la tendenza sull’azionario rimane comunque negativa.
A conferma che un’avversione al rischio globale è lo scenario più probabile è anche il petrolio: il catalizzatore è stato il taglio flessibile delle quote di produzione proposto da Russia e Arabia Saudita e che non pare aver avuto effetto rinvigorente per le quotazioni. Un segnale letto chiaramente come un ulteriore indicatore ribassista almeno nel breve termine. Anche la liquidazione di ingenti posizioni short mostra che la correzione al ribasso potrebbe essere significativa. I prezzi attuali mostrano qualcosa in più che un trade esteso di lungo termine perché rappresentano un timore fondamentale sul rallentamento della domanda globale e una produzione più elevata da parte di Paesi non-OPEC. Non si può negare infatti che l’aumento della produzione di petrolio statunitense possa mettere a serio rischio gli sforzi per tagliare i barili esercitati dall’Opec. Dato l’attuale scenario macro, continuiamo a credere che non potranno che esserci ulteriori cali nel prezzo del petrolio.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!