Probabili interruzioni dell’offerta causano un rally dei metalli industriali

a cura di Etf Securities – Wisdom Tree

Gli ETP su panieri di metalli industriali registrano i maggiori afflussi dal mese di febbraio. I metalli industriali hanno preso slancio la scorsa settimana, guadagnando il 2,9%, a fronte dell’escalation delle guerre commerciali. Di conseguenza, gli ETP su metalli industriali hanno raccolto afflussi per 46,1 milioni di USD. Le restrizioni commerciali avranno probabili ricadute negative sulle catene di produzione, aggravando la scarsità di molti metalli. Le spinte protezionistiche partite dagli Stati Uniti con l’introduzione di dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio provenienti da UE, Canada e Messico e su un’ampia gamma di prodotti cinesi sono state accolte da annunci di misure di ritorsione. Questo primo botta e risposta della guerra commerciale potrebbe degenerare ulteriormente. Per la maggior parte dei metalli di base si registra già un deficit di offerta. Le guerre commerciali complicano ulteriormente la reperibilità dei metalli. In aggiunta alle misure protezionistiche, le sanzioni imposte dagli Stati Uniti su Oleg Deripaska, il principale azionista di Rusal (il maggior produttore mondiale di alluminio), hanno creato una carenza di questo metallo. La più grande miniera di rame al mondo, Escondida, ha ripreso le contrattazioni salariali dopo averle rimandate lo scorso anno. Nel 2017 la miniera ha subito uno sciopero di 43 settimane in seguito allo stallo nelle negoziazioni sindacali. Gli investitori temono un déjà vu, poiché i sindacati hanno avanzato richieste molto ambiziose. “La chiusura di una grande fonderia indiana e la debolezza del dollaro USA hanno inoltre contribuito a spingere il rame ai massimi degli ultimi 4 anni e mezzo. La scorsa settimana gli ETP sul metallo rosso hanno beneficiato di afflussi per 13,1 milioni di USD, i più elevati dall’aprile 2018”, ha dichiarato Massimo Siano, Co-Head of Southern Europe Distribution presso WisdomTree.

I flussi relativi agli ETP sul settore energetico continuano a evidenziare un andamento contrastato. Proseguendo un trend iniziato la scorsa settimana, gli ETP long su panieri dell’energia hanno raccolto capitali per 29,6 milioni di USD, segnando gli afflussi settimanali più elevati da dicembre 2015. Gli ETP long sul greggio, per contro, hanno subito ulteriori disinvestimenti del valore di 19,9 milioni di USD, che hanno prolungato i deflussi per la nona settimana consecutiva. La scorsa settimana i prezzi del petrolio hanno evidenziato una notevole volatilità. Un aumento superiore alle attese delle scorte di greggio e prodotti derivati negli USA ha provocato una flessione delle quotazioni. In aggiunta è stato riferito che gli Stati Uniti avrebbero chiesto all’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) di incrementare la produzione di 1 milione di barili al giorno. In attesa della riunione dell’OPEC che si terrà verso la fine del mese per discutere della politica di offerta, ci aspettiamo che i prezzi del petrolio rimarranno volatili in quanto il mercato proverà a indovinare le prossime mosse dei 14 membri del cartello. “I prezzi del petrolio hanno ricominciato a salire verso la fine della settimana, quando l’Iran ha segnalato che riprenderà l’arricchimento dell’uranio non appena l’attuale accordo sul nucleare sarà cancellato. Queste dichiarazioni arroganti potrebbero indispettire l’UE, che finora ha cercato di aggirare le sanzioni extraterritoriali imposte dagli Stati Uniti per mantenere aperti i canali commerciali con Teheran”, ha osservato Siano.

Gli investitori sembrano scommettere su un rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro. Gli afflussi verso gli ETP long su EUR, short su USD sono saliti al livello più alto delle ultime quatto settimane a quota 9,4 milioni di USD, con una completa inversione di rotta rispetto ai disinvestimenti della scorsa settimana. L’euro ha risentito di una spiccata volatilità nelle scorse settimane durante la saga della formazione in Italia di un nuovo governo costituito da partiti politici estremisti. “Tuttavia, l’impegno del nuovo ministro delle Finanze italiano a restare nell’euro e la promessa di evitare l’instabilità finanziaria hanno dato supporto alla valuta”, ha rilevato Siano.

Gli investitori in ETF ritengono che la correzione delle azioni italiane sia stata eccessiva. Gli ETF su azioni italiane hanno registrato la terza settimana consecutiva di afflussi, con 3,9 milioni di USD la scorsa settimana. “Gli investitori in EFT hanno anche disinvestito 3,7 milioni di USD da ETP short su ampi panieri di azioni europee la scorsa settimana, probabilmente incamerando profitti dopo un mese di quotazioni in calo”, ha detto Siano.

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