Hedge Invest: gli investitori tornano a pensare alternativo

Fare il punto sull’andamento nel primo semestre dell’anno con l’ottica di Hedge Invest significa prendere atto che le strategie di investimento alternative sono tornate in prima linea nell’attenzione degli investitori, che vedono grandi opportunità future da uno scenario macroeconomico che sta cambiando direzione.
“Veniamo da dieci anni di politiche monetarie straordinarie, che hanno comportato complessivamente un’iniezione di liquidità sui mercati superiore ai 10.000 miliardi di dollari, con tutti gli effetti collaterali del caso, dai rendimenti estremamente bassi o negativi sul mercato obbligazionario, alla notevole riduzione del premio al rischio sui mercati azionari”, ha osservato Alessandra Manuli, Amministratore Delegato di Hedge Invest SGR, in occasione di un incontro con la stampa a Milano, sottolineando che “siamo di fronte ad un cambio di regime sui mercati che porterà sempre di più l’interesse degli investitori verso le strategie alternative e i primi segnali si sono già avuti nei primi mesi dell’anno”.
Come riportato dall’ultima MondoInvestor Fund Selector Survey 2018, il 58,7% degli investitori professionali italiani è pronto ad incrementare l’allocazione agli alternativi, e solo il 26,7% punta sui long only. Il trend è confermato dall’andamento delle masse gestite da Hedge Invest: +26% di crescita da inizio anno degli asset dei fondi Ucits Alternative Single Manager e +21% nello stesso periodo dei fondi chiusi.
Il quadro macro è infatti definitivamente cambiato: l’accelerazione dell’inflazione di Stati Uniti ed Europa ha favorito le strette monetarie delle rispettive Banche Centrali, con la Federal Reserve orientata verso altri due aumenti dei tassi da qui a fine anno e con la Banca Centrale Europea proiettata verso la fine del QE, annunciata per l’inizio del 2019.
Il nuovo contesto macro ha ovviamente segnato un cambio di passo anche sui mercati finanziari, come si è visto dall’aumento della volatilità dell’azionario, con l’indice Vix salito di oltre 4 punti, a 15,4 punti, accompagnato da una diminuzione della correlazione fra i titoli.
“In prospettiva – ha spiegato Sara Cazzola, Head of Research di Hedge Invest SGR – la volatilità a cui abbiamo assistito è destinata a rimanere sul mercato azionario, favorendo le strategie long/short equity che torneranno a generare valore rispetto alle strategie passive, grazie anche al contributo della componente corta del portafoglio”.
Sui mercati obbligazionari, è bastato un aumento dei tassi decennali americani inferiore ai 50 basis point nei primi cinque mesi dell’anno per causare una correzione del 3% circa dell’obbligazionario societario Investment Grade e dell’Obbligazionario Emergente (1). Anche i titoli governativi core hanno mostrato i primi segnali di cedimento.
“Guardando avanti – ha precisato Sara Cazzola – riteniamo di essere all’inizio di un bear market per il reddito fisso, di cui potranno trarre vantaggio le strategie macro e i fondi con approccio long/short credit con posizionamento ribassista e una attenta gestione del rischio liquidità. I fondi macro potranno altresì beneficiare della volatilità sulle valute, in un contesto in cui l’aumento dei tassi nei Paesi sviluppati altera la distribuzione dei flussi di capitale”.
In questo nuovo contesto, le strategie di investimento alternativo rappresentano la risposta alla crescente domanda di prodotti a media volatilità, in sostituzione dell’allocazione nel mercato obbligazionario.
“In qualità di casa di gestione indipendente, specializzata e con un lungo track record nella gestione di fondi alternativi, siamo pronti a cogliere le opportunità di investimento che stanno già emergendo e che scaturiranno dal cambiamento di scenario, ad esempio sul fronte delle operazioni di M&A, che dovrebbero intensificarsi nei prossimi 6-12 mesi. Questo grazie all’offerta di una gamma diversificata, con una correlazione molto bassa o negativa con i mercati finanziari tradizionali e che sta creando valore per gli investitori, come dimostrano le performance dei nostri fondi da inizio anno”, ha concluso Alessandra Manuli.

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