BCE all'esame dei mercati

In queste ultime ore stanno uscendo molti dati importanti, insieme a notizie macro anch’esse rilevanti e dichiarazioni che in altri tempi avrebbero causato una volatilità significativa, ed invece il mercato è praticamente immobile in range trading che ormai conosciamo le cui resistenze o supporti sembrano invalicabili. Ieri il Segretario al Tesoro Geithner ha finalmente, anche se in modo parziale perché i dati completi saranno pubblicati stasera alla chiusura dei mercati Usa, rilasciato qualche dichiarazione relativa all’ormai noto stress test, ovvero quell’analisi che è stata promossa dall’amministrazione Obama per capire quali Istituti e Organizzazioni Finanziarie avrebbero bisogno di ulteriori iniezioni di capitale se il mercato dovesse ulteriormente peggiorare. Ieri sono trapelati i primi risultati e su 13 Istituti 6 non avrebbero bisogno di aumenti di capitale mentre altre 7 necessiterebbero invece di un sostegno. Il maggiore dovrebbe essere di circa 34 miliardi di dollari. Contemporaneamente uscivano ieri i dati sull’Adp che mostravano un deciso miglioramento rispetto al consensus anche se il numero di 491 000 posti di lavoro persi non può certo essere un buon dato, ma il consensus era superiore a 600.000 e quindi il mercato e le borse almeno inizialmente avevano reagito positivamente. Il tutto potrebbe portare ad un dato sui payrolls, atteso per questo venerdì, anch’esso migliore delle aspettative. Il mercato dei cambi ha reagito in modo composto con una ripresa dell’Euro e conseguente discesa del dollaro non appena il dato è stato pubblicato, fino a 1.3375, per poi ripiegare immediatamente ai livelli di pre notizia in area 1.3300.
Ma oggi è anche il giorno della Bce e qualcosa si potrebbe muovere, soprattutto se le autorità di Bruxelles decideranno, dopo il probabile taglio dei tassi di 25 basis point (1%), di adottare misure non convenzionali per dare liquidità al sistema finanziario. Si sente dire in giro dell’estensione delle scadenze delle operazioni di rifinanziamento del sistema bancario presso l’Istituto centrale, ma ancora non vi sono certezze al riguardo.
Pensiamo che il mercato abbia scontato anche queste notizie e quindi non crediamo ad un aumento della volatilità con una conseguente rottura dei livelli di trading visti nelle ultime settimane.


                                                     Eurusd 4 ore

L’Eurusd, che nelle nostre presentazioni non può mancare, resta in fase correttiva dell’ultimo rialzo visto e i livelli interessanti per acquistare moneta unica possono essere individuati sui supporti precedenti e sulla mm 100 cioè in area 1.3150-1.3225. Ovviamente una violazione su base giornaliera di questi supporti potrebbe indicarci una via differente, ma per il momento sembrerebbe interessante scommettere ancora sul rialzo eventuale verso 1.3700- 1.3800. La stessa cosa vale per i cross dell’Euro mentre lo Yen resta stabile nel range 96.00 – 101.00 nel medio mentre nel breve 96.00 – 99.00 sembra contenere ogni movimento.

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