Pil Usa, limato ma di buona qualità

A cura di Marco Vailati, Direttore Centrale Responsabile Ricerca e Investimenti di Cassa Lombarda
EZ: negativa la fiducia al consumo ma tengono quelle dell’industria e dei servizi. Il Cpi sale ma solo per l’energia
In settimana si è registrata una ripresa solo modesta della crescita di M3 a un valore però ancora inferiore al 4,5%, valore che la Bce ritiene compatibile con la stabilità dei prezzi nel medio periodo. Gli indici di fiducia dei vari operatori economici hanno registrato variazioni miste: incidono negativamente le crescenti tensioni commerciali internazionali e le incertezze politiche interne all’eurozona (Spagna, Italia ma anche Germania e frizioni nella gestione dei migranti), nonché i loro impatti sui mercati finanziari, ma rimangono di supporto la crescita economica mondiale, l’indebolimento dell’euro, il miglioramento degli utili e gli elevati livelli occupazionali. Finalmente sale il Cpi ma solo quello globale per l’impatto dell’energia, mentre i prezzi dei servizi addirittura calano, evidenziando l’opportunità che la Bce realizzi con molta gradualità la normalizzazione della sua politica monetaria.
US: Pil 1° trimestre limato ma di buona qualità. Da lavoro, benessere, fiducia, prezzi e attività ci sono indicazioni buone
Alla 3° revisione il Pil è stato rivisto al ribasso in linea al potenziale, prevalentemente per minor contributo di scorte e net export. La crescita dei consumi è ai minimi dal 6/13 (e anche a maggio crescono poco) compensati però da investimenti privati non residenziali ai massimi dal 9/14. Il mercato del lavoro si è confermato solido, a beneficio di benessere e fiducia ancora elevate nonché buona crescita del reddito. Sono arrivate indicazioni buone dagli indici di attività, con nuovi miglioramenti (Direttori acq. Chicago, Dallas e Richmond), conferme di livelli elevati (Kansas City) e solo un inatteso ritracciamento (Chicago Fed). Indicazioni miste invece dall’immobiliare, con aumento vendite nuove case e riduzione per quelle già esistenti, ma prezzi che mantengono la buona crescita annua. Gli ordini sono calati poco, mantenendo così una buona media bimestrale. I Pce hanno proseguito la crescita progressiva.
JN: indicazioni miste tra calo vendite, miglioramento occupazione, Cpi in recupero lento e produzione che tiene
Gli indici Anticipatore e Coincidente, che analizzano le condizioni generali del business, prospettiche e correnti, e per loro formazione “composta” sono a rilascio un po’ ritardato, si confermano a livelli storicamente elevati, più il Coincidente che l’Anticipatore, a indicare la continuazione di una crescita sopra potenziale ma anche che il massimo è stato forse raggiunto ed è probabile una stabilizzazione su livelli inferiori. Gli altri segnali, infatti, sono misti. Le vendite, con la variazione mensile peggiore dall’8/16, segnalano un indebolimento della domanda interna, che riduce le possibilità di rimbalzo del Pil dopo il calo del primo trimestre. Il mercato del lavoro invece fa nuovi record positivi. I Cpi aumentano ma restano lontani dai target della Banca del Giappone. La produzione industriale cala mantenendo però il bimestre positivo dopo che il 1° trimestre aveva interrotto la serie di sette periodi positivi.

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