Intelligenza artificiale per il prossimo grande balzo

A cura di Jared Franz, analista degli investimenti di Capital Group
Quando si parla di AI, la prima cosa che viene in mente è probabilmente un film, come Terminator, Il mondo dei robot o 2001: Odissea nello spazio. In quasi tutti, il computer o il robot finiscono per andare fuori controllo. Non stupisce quindi che molte persone siano ambivalenti rispetto all’AI. Quella, però, è fantascienza. Di fatto, molti hanno già un rapporto in essere con una macchina che in un certo senso pensa e parla loro: lo smartphone. In futuro, l’AI farà ancora più parte del modo di lavorare, giocare e imparare delle persone.
Anziché il futuro distopico spesso raffigurato nei film, l’era dell’AI con ogni probabilità sarà caratterizzata dalla diffusione di progressi un tempo considerati futuristici, come le auto senza conducente e le macchine in grado di conversare con gli umani. In effetti, non sembrano sussistere particolari motivi di temere che l’AI rappresenti una minaccia imminente per l’umanità. Sotto molti punti di vista, la tecnologia fa già parte della vita quotidiana, ridefinendo la vita nelle scuole, nelle case e negli ospedali. Di fatto, l’AI sta plasmando la società da anni
Molte applicazioni AI probabilmente aumenteranno la produttività, miglioreranno i trasporti e promuoveranno la qualità di vita di milioni di persone. D’altro canto, però, questa tecnologia porterà alla nascita di sfide profonde. Sebbene possa aumentare la produttività, sostituirà alcuni posti di lavoro, incidendo sui redditi. Ciononostante, in molti casi, l’AI sarà fondamentale per il futuro delle persone e i dipendenti lavoreranno con l’AI anziché essere sostituiti da essa. Hollywood, infatti, utilizza ormai le tecnologie di AI per portare sullo schermo i suoi film “uomo contro macchina”.

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