In Europa vincono i Growth

A cura di Morningstar

Il Morningstar Market Barometer della regione evidenzia la supremazia dei titoli ad alta propensione di crescita degli utili sul segmento Value anche nel mese di giugno. Le migliori occasioni di investimento restano nel settore telecom.

I Growth consolidano il primato. Anche nel mese di giugno le azioni ad alta propensione di crescita degli utili hanno sovraperformato il segmento Value portando il gap da inizio anno a circa il 10% (Figura 1). Le Larg-cap, invece, hanno interrotto la striscia negativa, che durava ormai da anni, riuscendo finalmente a fare meglio delle Small-cap (-0,5% vs -1,4% a giugno in euro).
Morningstar Europe Barometer



Il segmento Large Growth è stato uno dei pochi a chiudere il mese in territorio positivo (+0,2%) grazie soprattutto ai rialzi delle azioni del settore beni di consumo difensivi come Anheuser-Busch InBev, Reckitt Benckiser e L’Oreal che hanno registrato guadagni rispettivamente pari a 7,8%, 7,4% e 2,9%. Il comparto è stato uno dei più positivi nel mese per effetto di un rendimento dell’1,4%.
D’altra parte, le azioni Large Value hanno ceduto lo 0,6% a causa delle perdite accusate dalle grandi case automobilistiche tedesche Volkswagen, Daimler e Bmw (rispettivamente -11,1 %, -10,6% e -9,1%), che rischiano di essere tra le più colpite in caso di una guerra commerciale contro gli Stati Uniti. La negativa performance dell’industria dell’auto, inoltre, è stata la principale responsabile delle perdite registrate dal settore dei beni di consumi ciclici nel mese di giugno (-3,7%).
Rendimenti dei settori


I rialzi messi a segno da alcune grandi società farmaceutiche come Sanofi e Novartis (che hanno guadagnato rispettivamente il 4,6% e 2,1%), invece, hanno contribuito a limitare i danni del segmento Large Value. Il comparto healthcare nel suo complesso ha registrato un rialzo dell’1,4%.
In termini di valutazioni, aumenta il divario tra Large Value e Large Growth, i cui rapporti Prezzo/Fair Value (P/FV), ora, sono rispettivamente pari a 0,91 e 1,08. La negativa performance dello scorso mese (-0,5%) ha reso il settore dei servizi alla comunicazione ancora più attraente, come testimonia la discesa del suo P/FV dallo 0,85 di maggio all’attuale 0,81.
Valutazioni dei settori

 

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