Petrolio, una lunga estate calda

A cura di Koen Straetmans, Senior Strategist Multi Asset di NN Investment Partners

A nostro avviso, quest’estate i prezzi del petrolio toccheranno i massimi livelli raggiunti da diversi anni a questa parte, spinti dalle sanzioni politiche e dalla riduzione delle scorte e delle giacenze. Anche la richiesta di greggio resta solida, con l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) che prevede una domanda globale in crescita di 1,4 milioni di barili al giorno (mbd) per quest’anno e per il prossimo.

Diversi fattori hanno fortemente contribuito all’aumento dei prezzi del petrolio. Ad esempio, l’interruzione della produzione in Libia nel mese di giugno e il blocco dell’impianto canadese di sabbia bituminosa Syncrude hanno già causato ultimamente una contrazione dell’offerta.

Il taglio alla produzione concordato nel 2016 tra Paesi Opec e quelli non Opec ha oggi ampiamente raggiunto il proprio obiettivo di riportare le scorte ai livelli medi degli ultimi cinque anni.

Per quanto riguarda la produzione, gli Stati Uniti stanno facendo pressione sui propri alleati affinché boicottino il greggio iraniano e il mercato sembra ipotizzare che la produzione dell’Iran scenderà al di sotto dei 3 milioni di barili al giorno. Anche la produzione del Venezuela si trova sull’orlo di un precipizio e alcuni analisti affermano che il Paese potrebbe diventare un importatore netto di petrolio nel prossimo futuro.

Il pieno rispetto dell’accordo per la riduzione della produzione, ribadito dal gruppo Opec+ in occasione del meeting del 22 e del 23 giugno, vedrà un aumento della produzione proprio di quei Paesi che hanno riserve disponibili come Arabia Saudita, Russia, Emirati Arabi Uniti e Kuwait. Di conseguenza, la capacità di riserva scenderà ai minimi in dieci anni e il verificarsi di qualunque evento inaspettato come un uragano o lo scoppio di un conflitto, farà sì che il mondo avrà poco petrolio cui attingere rapidamente, se dovesse essere necessario. Inoltre, la prevista gradualità della riapertura dei pozzi petroliferi ha già sostenuto i prezzi.

Tutto questo significa che, mentre i prezzi dei prodotti sono bassi, quest’estate gli Stati Uniti vedranno i prezzi del greggio toccare i massimi degli ultimi anni. Come effetto, gli investitori hanno adottato una view di lungo termine sulle quotazioni del petrolio.

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