Elezioni europee, anche in astuzia il Pdl batte il Pd

Le prossime elezioni europee del 6 e 7 giugno saranno probabilmente uno spartiacque per la politica italiana. Verrà sancito il primato del centro-destra in Italia, guidato dalla figura di Silvio Berlusconi, appena scalfito dallo scandalo del prossimo divorzio dalla moglie Veronica Lario, e verrà certificata la caduta del Pd e della sinistra italiana in genere.

Questo dicono i sondaggi e questo, molto probabilmente, accadrà. Le strategie elettorali sono state totalmente diverse: il Pdl ha puntato su candidati consolidati come lo stesso presidente del consiglio, schierando una sorta di dream team, mentre il Pd ha optato per le seconde linee rispettando la legge, ma con meno efficacia nell’impatto comunicativo. Sì, rispettando la legge, secondo la quale, infatti, non si può essere parlamentari o ministri di uno stato e contemporaneamente parlamentari europei. Berlusconi se n’è infischiato e ci ha messo la sua faccia: dopo le elezioni si dimetterà da Strasburgo e farà posto alle sue seconde linee ma nel frattempo farà da succulenta esca per gli elettori.

Il Pd invece avrà candidati tutti eleggibili, ma con pochissimo appeal elettorale. Insomma anche in astuzia il Pdl batte il Pd. Con in più un altro problema: alcuni candidati, spesso capilista, che non sono stati per niente digerite dalle strutture locali del partito e che quindi avranno anche difficoltà a votarli e farli votare dai militanti.

Per esempio nel Lazio una parte del Pd lamenta candidature troppo “democristiane” come vengono considerate quelle di David Sassoli, capolista, o di Marco Follini e Francesco Paolo Casavola. Proprio sull’altare di questo scontro è stato sacrificato Goffredo Bettini, ex braccio destro di Veltroni segretario, che si è ritirato dalla candidatura dopo essere stato messo sullo stesso piano degli ex Dc Silvia Costa e Gabriele Mori.

Nel Nord est l’ex ministro quasi ottantenne Luigi Berlinguer, guiderà le liste Pd nonostante la sua scelta sia stata bocciata anche dal sindaco di Venezia Massimo Cacciari. In effetti cosa ci faccia un pur illustre personaggio del mondo dell’università e della cutlrura, nato in Sardegna e che ha trascorso la sua vita professionale e politica tra la Toscana e Roma, è difficile da spiegare.
 
P. S. Concedeteci una piccola soddisfazione: giovedì 7 maggio è stata annunciata la prossima nascita, al Parlamento europeo, del gruppo “Alleanza dei democratici e socialisti”. Chi legge Bluerating.com lo ha saputo con un mese di anticipo.

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