Anima, focus sui Difensivi

A cura di Anima Sgr
Europa: rotazione settoriale a favore dei difensivi. Nell’ultimo mese il mercato azionario europeo ha mostrato un trend altalenante, caratterizzato da un aumento della volatilità. Manteniamo una visione cauta nel breve termine, in quanto non si escludono possibili prese di proftto durante i mesi estivi, a causa delle incertezze derivanti dalle recenti tensioni geopolitiche. Per quanto riguarda il posizionamento settoriale, nelle ultime settimane il team gestionale ha effettuato una rotazione settoriale dei portafogli gestiti: in un contesto di temporaneo rallentamento dei dati macroeconomici, si ritiene che gli investitori possano favorire i settori più difensivi. Pertanto, la view è positiva sul settore farmaceutico così come sul comparto energy poiché riteniamo che le società energetiche possano essere favorite da un ribilanciamento della domanda ed offerta sul mercato del greggio e da un consolidamento dei prezzi sui livelli elevati raggiunti. Nonostante il leggero rallentamento registrato di recente, infatti, il Brent e il WTI continuano ad attestarsi sui massimi dall’estate del 2014. View ancora positiva anche sui titoli del settore Information Technology in quanto le società stanno registrando un trend positivo degli utili, accompagnato da una crescita strutturale.
Italia: confermato il relativo sottopeso. L’andamento del mercato azionario italiano tra maggio e giugno è stato negativo, azzerando sostanzialmente i rialzi realizzati da inizio anno. La nascita del governo Conte ha portato con sé preoccupazioni sul percorso di risanamento dei conti pubblici (ritenuto essenziale per garantire la sostenibilità del debito una volta che terminerà il Qe della BCE), creando pressioni sui titoli di stato e sulle azioni in particolare su quelle maggiormente espo ste al mercato domestico. Le rassicurazioni del ministro dell’economia hanno stemperato tali tensioni, ma i rendimenti dei BTP restano più alti rispetto ai livelli pre-crisi.  L’allocazione sul mercato azionario italiano si mantiene comunque prudente con posizionamento sottopesato, dal momento che solo la prova della legge di stabilità – in autunno – potrà ripristinare una reale tranquillità.
Usa: i listini ritrovano slancio. In USA, crescita economica, livelli di inflazione, occupazione ed utili aziendali attestano come l’economia sia robusta, grazie anche alla spinta positiva arrivata dalla riforma fscale di Trump. I titoli tecnologici e ciclici in particolare hanno registrato performance positive. In relativo il giudizio sulla Borsa statunitense è neutrale  considerando che vanno ben monitorati i rischi legati al rialzo dei tassi e ai dazi commerciali.
Borse emergenti: in balia del dollaro. La visione strategica di lungo periodo su questi mercati resta costruttiva, in quanto si ritiene che a livello strutturale i fondamentali si  mantengano solidi. Tuttavia nel breve periodo il nervosismo sulla dinamica dei tassi di interesse americani e soprattutto la forza del dollaro hanno continuato a penalizzare i paesi su cui la presenza degli investitori esteri è più signifcativa (indipendentemente dalla presenza di forti squilibri strutturali, un forte disavanzo delle partite correnti/fscale è presente solo in Turchia, Argentina e Sud Africa). Quello che sembrava un auspicio per alleviare la pressione sulle valute si è trasformato in azione concreta, con il rialzo dei tassi in India, un doppio rialzo in Indonesia e un rialzo in Turchia, oltre che l’interruzione del ciclo ribassista in Brasile. La quasi totalità delle curve sconta ora rialzi dei tassi, nonostante la crescita dei prezzi sia sotto controllo. La reattività mostrata dalle banche centrali dovrebbe ridurre la volatilità sulle valute, ingrediente assolutamente necessario per aumentare l’esposizione azionaria. Pertanto, il livello di cautela è superiore ai mesi precedenti – a causa anche delle questioni geopolitiche e in particolare del rischio di una guerra commerciale che vede in prima battuta coinvolta la Cina – e si traduce in politiche d’investimento impostate alla riduzione tattica.
Borse Asiatiche: si attende la stagione degli utili. I timori di una guerra commerciale e di un rallentamento della crescita degli utili in settori ciclici – come quello dei macchinari industriali e dei semiconduttori – stanno avendo un impatto negativo sui multipli del mercato giapponese. Le revisioni degli utili rimangono in territorio negativo, ma lo yen sembra ora relativamente stabile sul dollaro. Negli ultimi mesi si è assistito ad un cambio di leadership settoriale e tematica con i titoli domestici e difensivi che hanno sovraperformato il mercato, mentre i titoli ciclici hanno visto marcate correzioni da inizio anno. Questo trend potrebbe anche continuare nel breve, ma il gap di valutazione e di performance sta diventando eccessivo. Con l’avvicinarsi della stagione degli utili, il focus sarà su società di qualità che sono state eccessivamente penalizzate in questa fase. La view resta di segno negativa.

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