Fondi di fondi: prosegue la lotta per la sopravvivenza

Lo scorso marzo, Man Group (nella foto l’ex numero uno Stanley Fink) , uno dei più grandi attori della scena hedge mondiale, ha raggruppato tre società alternative sotto un unico ‘cappello’ che ora gestisce asset totali per 20 miliardi di dollari di patrimonio.

La mossa, secondo la società, è motivata dalla ricerca di economie di scale e di una maggior trasparenza da offrire al mercato e agli investitoti, soprattutto dopo lo scandalo Madoff.
 Truffa in cui è finita anche Man attraverso la controllata RMF(la società peraltro aveva investito con  Madoff solo l’1,5% del suo patrimonio in gestione, pari allo 0,5% di quello di Man Group)

Lo scorso anno, in media, i fondi di fondi hedge hanno segnato un rendimento negativo del 21%; peggio di quanto fatto da alcuni manager ‘sottostanti’ che in media hanno chiuso l’anno con un calo del 19%.

Tutto questo non ha certo aiutato un prodotto criticato da molti ma osannato negli ultimi 10 anni. L’industria dei fondi che investono in altri fondi vale 600 miliardi di dollari ma lo scorso anno, come tutto l’asset management, ha registrato riscatti importanti e sollevato dubbi tra i propri investitori, che spesso si sono chiesti che senso abbia pagare un advisor che selezioni i manager migliori se poi i risultati sono gli stessi del mercato.

In aggiunta, il fatto che alcuni fondi di fondi siano caduti nella ‘trappola’ Madoff, ha fatto sorgere ulteriori dubbi sulla validità e accuratezza della due diligence, processo di analisi cui i selezionatori dovrebbero sottoporre i fondi da inserire nel portafoglio del cliente e che spesso ha fatto cilecca.

(Nel grafico a desta, le fonti di capitale che alimentano l’industria hedge. I fondi di fondi rappresentano ancora una quota importante per l’industria alternativa)

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