Maggiore attenzione alla semplificazione delle operazioni aziendali

Secondo J.P. Morgan Private Bank, in Europa si sta diffondendo un fenomeno particolare: una maggiore attenzione alla semplificazione delle operazioni aziendali.

Nel corso degli ultimi 18 mesi l’attività di M&A strategica ha preso slancio in un contesto di solida crescita degli utili societari, consolidamento della fiducia delle imprese, valutazioni ottimistiche, volatilità storicamente contenuta e condizioni di finanziamento vantaggiose. Grazie alla presenza di numerosi acquirenti con abbondante liquidità, le imprese di diversi settori stanno approfittando delle operazioni di M&A per ristrutturare e semplificare il proprio business. Il disinvestimento o lo spin-off delle attività non strategiche e sottoperformanti con i multipli da fine ciclo e la rinnovata enfasi sulle operazioni strategiche possono generare valore significativo per gli azionisti. Al contempo, la combinazione di ripresa della crescita degli utili e/o aumento dei multipli contribuisce a dare vigore ai prezzi della società controllante.

“Nel primo trimestre del 2018, gli spin-off e i disinvestimenti in Europa hanno registrato un’accelerazione. Noi di J.P. Morgan Private Bank riteniamo che questo trend sia destinato a continuare in futuro, favorito da catalizzatori quali l’impatto dirompente delle nuove tecnologie e l’attivismo degli azionisti”, spiega Sarah Catania Head of Investments presso J.P. Morgan Private Bank in Italia. “Utilizzando l’analisi di tipo bottom-up, abbiamo identificato opportunità d’investimento interessanti nelle imprese europee in grado di creare valore aggiuntivo rispetto alla ‘somma delle parti’ e di riattivare la crescita degli utili tramite la semplificazione delle operazioni aziendali”.

 L’impatto dirompente delle nuove tecnologie e l’attivismo fungono da catalizzatori

Il tasso di cambiamento tecnologico continua ad aumentare, con effetti dirompenti sulle imprese di tutti i settori. La tecnologia sta alterando profondamente la distribuzione dei profitti, creando una maggiore differenziazione tra le aziende di maggior successo e gli altri concorrenti. Per i dirigenti d’impresa è oggi più importante che mai focalizzare le proprie strategie aziendali e dipanare la complessità che si è gradualmente insinuata nei portafogli nell’ultimo decennio.

Negli ultimi 12 mesi si è inoltre registrata una ripresa dell’attivismo degli azionisti in molteplici settori produttivi di tutto il mondo. Di solito gli attivisti si mobilitano per il cambiamento con l’obiettivo finale di generare valore finanziario, spesso cercando potenziali acquirenti disposti a rilevare l’impresa in tutto o in parte. Più di recente, gli azionisti attivisti hanno promosso programmi non finanziari, cercando di influenzare la struttura di corporate governance delle rispettive società e i loro comportamenti in ambito sociale e ambientale.

“Gli attivisti non sono più intimiditi dalle grandi imprese. Molte situazioni di attivismo nell’ultimo anno hanno avuto come protagoniste famose società ad elevata capitalizzazione”, spiega Catania. “Benché gli attivisti possano adottare numerose tattiche, più o meno amichevoli o ostili, crediamo che si stia affermando un approccio improntato a una maggiore cooperazione tra l’attivista, il management e altri azionisti istituzionali. Ci aspettiamo che il trend verso l’attivismo e l’engagement (“dialogo costruttivo”) con le imprese ad elevata capitalizzazione continui, specialmente in Europa, dove resta ancora molta strada da percorrere rispetto agli Stati Uniti.”

Il mercato premia la semplificazione delle operazioni aziendali

Le analisi di J.P. Morgan Private Bank mostrano che l’acquisto nel giorno dell’annuncio di un importante disinvestimento o scorporo, con la detenzione di tali titoli per i sei mesi successivi, genera una sovraperformance media del 2,4% rispetto allo Stoxx 600.

L’acquisto anticipato rispetto all’evento catalizzatore si è dimostrato storicamente ancora più redditizio. Gli investitori che avessero detenuto gli stessi titoli per 12 mesi prima dell’annuncio, continuando a detenerli per i sei mesi successivi, avrebbero beneficiato di un alfa medio del 14,6% rispetto al benchmark europeo nell’intero periodo dell’investimento. L’analisi delle imprese soggette a importanti semplificazioni delle operazioni aziendali ha parimenti rilevato che i relativi titoli hanno regolarmente generato extra rendimento rispetto al proprio settore di appartenenza.

“Due fattori primari, a nostro avviso, potrebbero consentire alla semplificazione delle operazioni aziendali di continuare a generare extra rendimento per un periodo prolungato. Primo, se l’attività scorporata aveva un impatto negativo sulla crescita, il gruppo così snellito può beneficiare di una ripresa dei ricavi e/o degli utili organici, uno sviluppo che raramente passa inosservato dal mercato azionario. Le imprese caratterizzate da una crescita attesa o effettiva più sostenuta di solito scambiano a multipli più elevati”, sostiene Catania. “Secondo, le organizzazioni complesse costituite da molteplici divisioni, come una holding o una conglomerata con segmenti aziendali indipendenti fra loro, potrebbero colmare il divario rispetto alla valutazione implicita nella “somma delle parti” scorporando una o più attività di modo che il portafoglio restante possa essere apprezzato e valutato meglio dal mercato azionario.”

Ricercare valore in Europa attraverso la semplificazione delle operazioni aziendali

Secondo J.P. Morgan Private Bank, le imprese sono impegnate a perseguire la massimizzazione del valore attraverso la semplificazione delle operazioni aziendali in quasi tutti i settori in Europa, dall’alberghiero all’assicurativo al farmaceutico. In prospettiva, le holding, le case automobilistiche europee, le grandi compagnie petrolifere e le imprese di medie dimensioni offrono opportunità allettanti in Europa.

Conclude Catania: “Nel corso del primo semestre del 2018 abbiamo notato che la semplificazione è diventata una priorità per le imprese europee. I cambiamenti del portafoglio possono incidere sensibilmente sul valore di mercato di una società, permettendo ai rispettivi titoli di sovraperformare sia il settore di appartenenza che il più ampio indice azionario europeo. La presenza di azionisti attivisti in Europa potrebbe motivare ulteriormente i team manageriali a prendere provvedimenti laddove il valore di mercato di una società dovesse scendere al di sotto del suo valore intrinseco. Noi di J.P. Morgan Private Bank ci aspettiamo che la semplificazione dei portafogli divenga un tema di lungo periodo di generazione di extra rendimento e siamo entusiasti delle molteplici opportunità di tipo bottom-up disponibili in Europa”.

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