Le banche americane continuano a scontrarsi coi risultati dello stress test. Sia le banche promosse sia quelle bocciate.
Fra le banche promosse, tre istituti regionali hanno comunicato di voler far ricorso ad aumenti di capitale. BB&T, Capital One e US Bancorp sono state tra le banche che hanno superato l’esame del recente stress test, ma nonostante questo hanno deciso ugualmente di far ricorso al mercato per aumentare ulteriormente le proprie disponibilità di fondi.
Nello specifico, le tre banche raccoglieranno capitali per un totale di 7 miliardi di dollari. BB&T attraverso un aumento di capitale in azioni ordinarie raccoglierà 1,5 miliardi di dollari, Capital One punta anch’essa tramite l’emissioni di nuove azioni a raccogliere 1,55 miliardi, mentre Us Bancorp stima di raccogliere 2,5 miliardi con un’emissione azionaria e 2 miliardi con una obbligazionaria. Questa mossa è spiegabile dal momento che le banche cercano di sfruttare il momento favorevole del mercato per poter restituire i fondi presi in prestito dallo stato e rientrare così dal debito che in totale per le 3 banche ammonta a 13,2 miliardi di dollari.
Fra le banche bocciate, Bank of America recupera 7,3 miliardi di dollari vendendo il 5,8% della propria quota di China Construction Bank ad un consorzio di investitori.
Da poche ore è uscita la trimestrale di Mediobanca. E i risultati venuti fuori dal consiglio d’amministrazione presieduto da [p]Cesare Geronzi[/p] non sono positivi. L’utile netto nei primi nove mesi dell’esercizio in corso è stato di 39 milioni di euro, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso era stato di 783 milioni. I dati relativi al trimestre indicano una perdita netta pari a 61 milioni di euro, contro l’utile di 143 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Su questo risultato incidono soprattutto le svalutazioni su titoli per 355 milioni e i minori utili da partecipazioni per 367 milioni, di cui 330 milioni riferibili alla partecipazione in [s]Generali[/s]. Nel trimestre in questione Mediobanca ha cercato di recuperare le perdite di oltre 200 milioni che aveva fatto segnare nel secondo trimestre.
Questi ultimi tre mesi ricalcano il trend del precedente semestre, anche se in leggero miglioramento. Il margine d’interesse è aumentato a 651,9 milioni (+4,7%), grazie alla buona performance della divisione corporate e investment banking. I profitti di negoziazione aumentano del 2%, a 268,3 milioni di euro grazie all’apporto della divisione trading. Le commissioni si mantengono stabili, nonostante il rallentamento del comparto private(-25%). I costi crescono del 15% (515,7 milioni), a causa delle spese legate all’avvio dell’attività di CheBanca! e delle svalutazioni legate alle partecipazioni in Telco e in RCS.
All’interno del Gruppo, spicca la prestazione della divisione retail, che con [s]CheBanca![/s] ha contribuito all’aumento della raccolta di capitali. Infatti nel suo primo anno di attività CheBanca! ha raccolto 5,5 miliardi di euro, pari al 10% della raccolta totale del gruppo.
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche Börse (XETRA) | 76,38 | EUR | 0,22% |
American Express | NYSE | 26,04 | USD | -8,31% |
Axa | EURONEXT | 13,09 | USD | -0,87% |
Azimut | BORSA ITALIANA | 5,90 | EUR | -4,92% |
Banca Generali | BORSA ITALIANA | 3,60 | EUR | 4,88% |
Bank of NY Mellon | NYSE | 29,55 | USD | -8,09% |
Barclays | LSE | 16,90 | USD | -4,84% |
BlackRock | NYSE | 142,05 | USD | -4,25% |
BNP | EURONEXT | 46,69 | EUR | 1,75% |
BPM | BORSA ITALIANA | 4,96 | EUR | -4,71% |
Citigroup Inc | NYSE | 3,86 | USD | -3,98% |
Credit Agricole | EURONEXT | 11,51 | EUR | -1,96% |
Credit Suisse Group | SWISS MARKET EXCHANGE | 45,68 | CHF | 0,35% |
Deutsche Bank | Deutsche Börse (XETRA) | 41,94 | EUR | -0,90% |
Dexia | EURONEXT | 4,52 | EUR | -1,95% |
Fortis | EURONEXT | 2,30 | EUR | -4,41% |
FT Inv. | NYSE | 61,93 | USD | -4,94% |
Goldman Sachs | NYSE | 135,78 | USD | -2,73% |
Henderson | LSE | GBp | -3,78% | |
HSBC Investments | LSE | 578,00 | GBp | 0,09% |
ING | EURONEXT | 8,40 | EUR | 1,21% |
IntesaSanpaolo | BORSA ITALIANA | 2,55 | EUR | -0,39% |
Invesco | NYSE | 15,59 | USD | -6,87% |
Janus Capital Group | NYSE | 10,81 | USD | -9,39% |
Jp Morgan | NYSE | 35,83 | USD | -7,99% |
Julius Baer | SWISS MARKET EXCHANGE | 42,20 | CHF | -2,09% |
Legg Mason | NYSE | 19,38 | USD | -8,71% |
Man Group | LSE | 245,25 | GBp | 1,66% |
Mediobanca | BORSA ITALIANA | 8,45 | EUR | -2,37% |
Mediolanum | BORSA ITALIANA | 3,64 | EUR | -1,09% |
Morgan Stanley | NYSE | 26,07 | USD | -7,55% |
Montepaschi Siena | BORSA ITALIANA | 1,36 | EUR | 1,57% |
Natixis | EURONEXT | 1,89 | EUR | -2,63% |
Nordea bank | OMXNORDICEXCHANGE | 61,50 | SEK | -4,80% |
Raiffeisen | wienerborse | 29,25 | EUR | -1,45% |
Schroders | LSE | 935,00 | GBp | 0,43% |
Skandia (Old Mutual) | LSE | 70,10 | GBp | -2,64% |
State Street | NYSE | 38,88 | USD | -11,13% |
Ubs | SWISS MARKET EXCHANGE | 17,47 | CHF | 2,16% |
Unicredit | BORSA ITALIANA | 2,13 | EUR | -1,51% |