Capgemini ha stilato il nuovo report del Digital Transformation Institute dal titolo “Growth in the machine: How financial services can move intelligent automation from cost play to growth strategy”. Lo studio rivela che, entro il 2020, il settore dei servizi finanziari potrebbe incrementare i propri ricavi a livello globale fino a un massimo di 512 miliardi di dollari grazie all’automazione intelligente. Il report, disponibile per il download a questo link, indica le varie opportunità che emergono dall’adozione di queste tecnologie per il settore dei servizi finanziari. Le principali evidenze del report:
- Fino a oggi, le tecnologie dell’automazione, come l’RPA, sono state implementate dal settore dei servizi finanziari per ridurre i costi e creare efficienza. Con l’implementazione dell’RPA (Robotic Process Automation) un’azienda può incrementare la riduzione dei costi del 10-25%, percentuale che può potenzialmente raggiungere il 30-50% con l’utilizzo della stessa tecnologia potenziata con intelligenza artificiale
- Ma i leader del settore stanno iniziando a utilizzare l’automazione come elemento in grado di generare entrate piuttosto che come un semplice fattore per ridurre i costi:
- Grazie all’automazione più di un terzo (35%) delle società di servizi finanziari ha riportato un incremento della crescita del 2-5%, grazie a un più rapido time-to-market e migliori sinergie per il cross-selling, che risultano fattori chiave nell’influenzare i guadagni.
- Allo stesso tempo, grazie all’automazione intelligente, il 64% delle aziende di diversi segmenti ha riscontrato un miglioramento della customer satisfaction superiore al 60%.
- Più della metà delle aziende (55%) si concentra sul miglioramento della customer satisfaction generato dall’automazione, mentre circa la metà (45%) ritiene che l’aumento dei ricavi sia un obiettivo chiave.
- Crescente minaccia da parte di player non tradizionali: quasi la metà delle imprese (45%) ritiene che, nei prossimi 5 anni, le BigTech come Amazon e Alphabet saranno dei loro competitor.
- Lento processo di adozione dell’automazione intelligente:
- Solo il 10% delle aziende ha implementato la tecnologia su vasta scala, con la maggior parte delle stesse alle prese con le sfide legate al business, alla tecnologia e alle persone.
- Solo circa una società su quattro possiede il giusto grado di competenze per implementare tecnologie di automazione cognitiva, che comprendono machine learning, computer vision e biometria.
- Per la maggior parte delle aziende il fulcro delle proprie iniziative di automazione riguarda la tecnologia RPA o, al massimo, il Natural Language Processing (NLP).
- I fattori che impediscono alle aziende di andare oltre la fase di “proof-of-concept”:
- Circa quattro società su 10 (43%) hanno difficoltà nel realizzare un chiaro business case per l’automazione.
- Molte organizzazioni non riescono a persuadere i manager a intraprendere una strategia di automazione intelligente coerente (41%).
- Quasi la metà delle aziende (48%) afferma di non riuscire a trovare risorse qualificate in grado di implementare l’automazione intelligente in modo efficace.
- Il 46% ha dichiarato che la mancanza di un’adeguata strategia di gestione dei dati ostacola il progresso, poiché gli algoritmi di automazione basati sull’IA richiedono sia dati sia volumi adeguati.