I ricchi vogliono vivere in Svizzera

La Svizzera è la località più interessante per prendere domicilio. Questo è quanto scaturisce dall’ultimo studio condotto da Scorpio Partnership, società di consulenza specializzata nel segmento HNWI, che dice come il paese elvetico sia preferito a Londra e Singapore.

Lo studio riporta i risultati di uno nuovo indice, il cosiddetto  Mobile Wealthy Residency Index, da cui fuoriesce che la Svizzera sia il paese con il maggior appeal e l’offerta più completa tra i ricconi del pianeta.

Per realizzare l’indice sono stati utilizzati diversi criteri, tra cui la stabilità economica e politica, considerazioni di carattere legale, l’educazione per i bambini, la prossimità, la cultura e  le infrastrutture.

Stephen Wall, uno dei direttori di Scorpio, ha detto: “Tutto ci fa supporre che la Svizzera è stata e continuerà ad essere la prima beneficiaria di qualsiasi movimento al di fuori di Londra, questo sia per la parte bassa che quella alta del segmento di clientela wealthy”.

Londra, la seconda città presente nell’indice, ha pagato il recente aumento della tassazione per i redditi più elevati; ciononostante – secondo la ricerca – gli Hnwi non prendono come esempio solo la pressione fiscale quando devono decidere dove vivere, questo fa di Londra ancora una delle primarie destinazioni al mondo.

Singapore è la terza destinazione top per i ricconi mentre New York solo quarta.

L’indice poi fa una decisa distinzione tra i centri importanti, come Londra, Singapore, New York appunto, e quelli più piccoli: nicchie di mercato come possono essere Jersey, Guernsey, l’Isola di  Man, Cayman e Monaco. In questi ultimi casi, si la pressione fiscale può essere inferiore, ma quando si valuta il quadro complessivo e soprattutto il lifestyle del posto, il confronto con i grandi è praticamente impossibile.

“Questi piccoli centri fanno fatica a competere con le metropoli che possono offrire una servizi di benefici più ampio e completo per il business, il tempo libero, a livello residenziale e soprattutto per via della concentrazione di altri individui con aspettative e bisogni simili” dice la ricerca.

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