Ftse Mib ancora in stand by. Ma non mancano le occasioni

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 19 luglio 2018

L’indice Ftse Mib continua a mostrare un andamento poco mosso, mantenendosi per ora sostanzialmente sugli stessi livelli. Quali sono le sue attese per le prossime sedute?

Dal punto di vista tecnico potremmo assistere al completamento di una figura triangolare per il Ftse Mib, con vertice in zona 22.000 punti, livello che si sta dimostrando una soglia psicologica e tecnica ostica da superare.
In corrispondenza dell’area appena citata convergono il supporto dinamico ascendente di breve termine e la trendline ribassista che hanno avuto origine rispettivamente a inizio luglio e a metà giugno. La formazione di un triangolo con vertice in area 22.000 potrebbe essere propedeutica ad un possibile nuovo allungo dei corsi, con primo obiettivo area 22.500 e in seguito verso la fascia di prezzo compresa tra i 22.850 e i 22.960 punti, fino a sfiorare quota 23.000, anche se già in area 22.500 potrebbe assistere ad una pausa di consolidamento laterale. Per poter vedere questo movimento da un lato sarà essenziale la conferma del superamento dei 22.000 punti da parte del Ftse Mib e dall’altro sarà importante che i corsi non scendano al di sotto del supporto dinamico ascendente che al momento transita a 21.865 punti. Il trading range dei giorni scorsi si sta progressivamente assottigliando e siamo vicini alla formazione del vertice della figura triangolare di cui parlavo prima che potrebbe essere propedeutica ad un ulteriore rialzo del Ftse Mib.

Nella seduta di ieri Unicredit e Intesa Sanpaolo sono stati i due bancari peggiori. Prevede un recupero per questi due titoli?

Unicredit potrebbe dare vita alla formazione di un triplo minimo ascendente intorno all’area dei 14 euro e questa figura tecnica potrebbe preludere ad un rimbalzo dei corsi verso i 14,55 euro prima e in seguito in direzione dei 15 euro. Dopo una fase laterale di consolidamento Unicredit potrebbe spingersi in avanti fino ai 15,45/15,5 euro.
Sotto 13,9 euro, dove andrà posizionato lo stop loss, si profilerebbe un ritorno dei corsi in zona 13,55 euro, ossia sui minimi di giugno scorso.

Anche Intesa Sanpaolo potrebbe arrivare al test del supporto statico, non dinamico come quello citato per Unicredit, in area 2,4 euro che al momento non è stata ancora raggiunta. Potremmo assistere ad una piccola discesa fino al livello segnalato poc’anzi e in seguito il titolo potrebbe invertire la rotta al rialzo con target a 2,55/2,65 euro in prima battuta e in seguito salire fino a quota 2,75/2,8 euro.

Fca ieri è stato il miglior titolo del Ftse Mib, sostenuto dai rinnovati rumors sullo spin-off di Magneti Marelli. Qual è la sua view su questo titolo?

Il movimento di ieri di Fca è stato accompagnato da scambi superiori alla media mensile e da un posizionamento degli indicatori tecnici lontano dalla zona di ipercomprato. Un ulteriore allungo è possibile visto il recente incrocio al rialzo della media mobile a 21 giorni, passante al momento a quota 16,6 euro. Per poter assistere ad un’ulteriore ascesa di Fca, sarà essenziale la conferma del superamento della resistenza di breve a quota 17 euro, oltre cui avremo dei target a 17,6 e a 18 euro, per poi spostare lo sguardo sui 18,45 euro.
In caso di operatività long su Fca suggerisco di fissare uno stop loss sulla media mobile a 16,6 euro.

Da inizio mese Italgas mostra un andamento in crescita che lo sta riportando sui massimi di giugno. C’è spazio per ulteriori salire nel breve?

Italgas si è riportato al test della resistenza statica di medio termine posta a quota 4,9 euro. A mio parere questo ostacolo potrebbe essere oltrepassato presto viso il recente incremento degli scambi rispetto alla media mensile e a quella trimestrale. Il titolo potrebbe spingersi a chiudere il gap in area 5 euro aperto a metà maggio e poi continuare nel recupero con target a 5,12 euro prima e a 5,2 euro in seguito. Un eventuale posizionamento long sul titolo andrà corredato da uno stop loss molto rigido alla violazione dei 4,75 euro, dove coincidono le medie mobili a 21 e a 50 sedute e il supporto dinamico ascendente che dalla fine di maggio scorso sostiene l’uptrend di fondo di Italgas.

Come valuta il recente andamento di Banca Generali e cosa si aspetta nel breve per questo titolo?

Banca Generali in ottica di breve-medio periodo sta facendo un movimento analogo a quello di Italgas, nel senso che sta testando una resistenza statica di breve-medio termine individuabile in area 22,5 euro. Il titolo arriva da un rialzo partito dalla fine di maggio scorso e oltre i 22,5 euro l’ascesa potrebbe continuare verso i 24 euro prima e in seguito in direzione dei 24,75 euro, livello dove lo scorso 18 maggio è stato lasciato aperto un gap ribassista. Lo stop loss su Banca Generali è da posizionarsi in maniera rigida a 21,5 euro, dove coincidono il supporto dinamico ascendente e la media mobile a 21 giorni.

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