Sir Allen Stanford – lo 007 del Governo USA

Allen Stanford, l’eccentrico banchiere con il pallino per il cricket, non è nient’altro che un informatore del Governo Usa.

Le rivelazioni arrivano dal The Telegraph che spiega come negli anni novanta Stanford, già osservato speciale per le sue attività finanziarie, sarebbe stato graziato per aver aiutato la US Drug Enforcement Administration (DEA) a sgominare il riciclaggio di denaro sporco organizzato dai cartelli delle droga dell’America Latina.

Allen, 59 anni, dallo scorso febbraio si è visto chiudere le proprie attività statunitensi perché al centro di un’indagine internazionale che verte su una possibile frode ai danni di migliaia di investitori per oltre 8 miliardi di dollari. Fino ad allora, nessuna inchiesta aveva mai toccato seriamente da vicino il finanziere. Ora si apprende che già negli anni novanta Allen era nel mirino dell’FBI e di altre agenzie federali per il coinvolgimento in un possibile giro di riciclaggio di denaro sporco. In quell’occasione, il fascicolo venne archiviato per mancanza di prove. 

Allen però – spiega la fonte citata nell’articolo – proprio nel 1999 aveva patteggiato con la DEA sborsando un maxi assegno da 3,1 milioni di dollari, somma investita tramite la sua banca dal cartello messicano della droga legato ad Amada Carillo Fuentes (foto a destra).

Secondo la stessa agenzia, Carrillo (meglio conosciuto come il signore della droga) è stato il più importante trafficante di droga della sua generazione, e molti analisti sostengono che durante il suo ‘regno’ abbia ammassato una fortuna prossima ai 25 miliardi di dollari, facendo di lui l’uomo più ricco del pianeta.

Anni più tardi, nell’estate del 2006, Allen era di nuovo vicino ad un’incriminazione per un possibile ‘ponzi scheme’ ma stranamente l’ inchiesta venne archiviata nell’inverno di quello stesso anno.

Secondo la BBC la decisione i chiudere l’inchiesta era giunta su pressione di un’altra agenzia governativa americana. Questo perchè Allen era un’agente “confidenziale” della DEA già dal 1999 ovvero da quando cominciò a fornire importanti informazioni circa il riciclaggio di denaro dei suoi clienti in Colombia, Messico ed Ecuador. Tutti paesi dove è presente la Stanford International Bank.

Secondo Rodney Gallagher, ex investigatore finanziario britannico  che conobbe Stanford negli anni ottanta, era chiaro che il finanziere texano aveva importanti collegamento con la DEA tanto che alcuni ex agenti della DEA vennero assunti dallo stesso Stanford.

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