S&P 500 prossimo al top e Vix ai minimi. Meglio cautelarsi

La storia, è noto, spesso si ripete. Anche, e soprattutto, in Borsa. Mentre infatti a Wall Street l’indice S&P 500 continua ad allungare il passo, il cosiddetto indice della “paura”, il Vix, si trova a ridosso dei minimi. Uno scenario che, statisticamente, ha comportato repentine inversioni del principale indice azionario mondiale, riflettendo un altrettanto rapido aumento della volatilità (misurata, nel caso specifico del Vix, sulle opzioni legate allo stesso S&P500).

Nel dettaglio, l’S&P 500, già in ipercomprato tecnico, ha segnato in settimana il top dallo scorso febbraio ed è prossimo a toccare i massimi da inizio anno (registrati a fine gennaio a 2.872 punti). Il Vix, per contro, sta testando in area 12 un importante supporto statico di medio-lungo termine dal quale potrebbe rimbalzare innescando una corrispondente correzione per la Borsa americana. Il che, sempre stando alla statistica, provocherebbe una probabile discesa degli altri panieri azionari. I quali storicamente, a cominciare da Piazza Affari, potrebbero subire un’amplificazione ulteriore della volatilità.

Come comportarsi? Fissando anzitutto, magari prima di partire per le vacanze, dei rigidi livelli di stop loss sulle proprie posizioni azionarie in portafoglio, evitando così di incappare nell’errore di lasciare correre le eventuali perdite. O, per i trader più esperti, adottare dei trailing stop (tipo di stop-loss che segue automaticamente i movimenti positivi dei mercati su cui si sta operando). Per alcuni potrà forse sembrare un avvertimento banale perchè già operano così abitualmente. Ma è bene ricordarlo, specie in questa particolare fase di incertezza.

Grafico di confronto tra l’indice S&P500 e l’indice della volatilità Vix

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