Crescita australiana a propulsione cinese

A cura di Robert Penaloza, Head of Australian Equities di Aberdeen Standard Investments

Sull’Australia, siamo cautamente ottimisti. Molti investitori non tengono conto di quanto l’economia australiana dipenda in larga parte dalla Cina. Infatti, riteniamo che la dipendenza commerciale da Pechino, come pure l’influenza di quest’ultima sui prezzi delle materie prime, faccia della Cina il principale fattore di vulnerabilità dell’Australia.
I policymaker di entrambi i paesi ne sembrano consapevoli e stanno cercando di ridurre un eventuale effetto domino. Le autorità cinesi hanno intensificato gli sforzi coordinati volti a contenere i rischi del sistema finanziario, come emerge dal Rapporto sulla stabilità finanziaria di aprile della Reserve Bank of Australia (RBA).
Nel Rapporto, la banca centrale australiana spiega che i provvedimenti presi dalle autorità di Pechino rappresentano uno sviluppo positivo per l’economia cinese che si riflette, di conseguenza, sull’economia australiana tanto sostenuta dalla Cina. Quest’anno non intravediamo un rischio di hard landing in Cina tale da gravare sulle prospettive dell’Australia. Le autorità cinesi hanno limitato i deflussi di capitale e operato una stretta monetaria nel tentativo di alimentare una crescita più sana che faccia meno affidamento sull’espansione del credito.
Sebbene la Cina eserciti un’influenza eccessiva sull’economia australiana, è importante notare la generale dipendenza dell’Australia anche da altri paesi. Nel complesso, l’Australia è un paese che conta molto su economie esterne quando si tratta di materie prime e risorse.
Da una parte può sembrare un fattore di debolezza, dall’altra può anche essere un punto di forza e la conferma che l’Australia è ben sincronizzata con la crescita globale, soprattutto con le prospettive economiche attuali e future. Nessun paese vive più in uno stato di isolamento ed economie come l’Australia, che si inseriscono a pieno titolo nelle dinamiche globali, sono in grado meglio di altre di cogliere le opportunità di crescita su scala mondiale. L’Australia non attraversa una recessione da oltre vent’anni, forse la dimostrazione più tangibile che proprio la comprensione di questi meccanismi può risultare vantaggiosa nel lungo periodo.
Nonostante l’incertezza, i mercati globali sembrano in crescita. L’anno scorso le economie di tutto il mondo erano indirizzate verso la ripresa. Le prospettive per la crescita economica su scala globale sono solide e i prezzi delle materie prime stabili. Nell’insieme, questi sono indicatori positivi per le società che hanno un’esposizione verso l’estero.
L’Australia resta una regione interessante in cui investire, ma come oggigiorno la maggior parte delle società e degli investitori dovrebbe fare, è necessario prestare grande attenzione a ciò che sta accadendo in altri mercati, oltre che a quello in cui si sta operando.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!