Costruttori di valore

A cura di Francesco Lavecchia, Morningstar
Toll Brothers e Lennar guidano il comparto dei costruttori americani grazie a prezzi di mercato convenienti e favorevoli trend di lungo periodo. I due titoli sono scambiati al momento a tassi di sconto attorno al 25% rispetto al fair value e le dinamiche del settore nei prossimi anni promettono di continuare a trainare la crescita di ricavi e utili.
Toll Brothers punta sul segmento del lusso
“Il mercato immobiliare negli Usa è in continua ripresa dai minimi toccati nel 2009 e siamo convinti che il comparto continuerà a dare segni di miglioramento anche nei prossimi quattro anni. L’aumento della domanda di chi compra casa per la prima volta, insieme agli investimenti immobiliari dei baby boomer che vogliono assicurare un’abitazione ai loro figli che vanno a vivere da soli e alla crescita della ricchezza delle famiglie più giovani saranno i maggiori driver della crescita della domanda immobiliare”, dice Brian Bernard analista azionario di Morningstar.
Sebbene Toll Brothers operi in un settore fortemente legato al ciclo economico e ad alta intensità di capitale, l’azienda può contare su uno dei marchi più riconoscibili negli Stati Uniti poiché sinonimo di immobili di lusso. La strategia del gruppo è infatti quella di posizionarsi all’interno di comunità molto benestanti e nelle vicinanze delle migliori scuole e servizi e questo le garantisce un certo potere contrattuale nei confronti del cliente nella determinazione del prezzo di vendita. Inoltre, la costruzione di case di lusso è generalmente più complessa, lunga e costosa e ha un target di mercato assai più ristretto che scoraggia altri costruttori ad entrare in questo segmento.
Gli analisti prevedono per i prossimi cinque anni una crescita media del fatturato del 12% e stimano un fair value pari a 49 dollari (report aggiornato al 23 maggio 2018).
Lennar più forte dopo l’accordo con CalAtlantic
L’accordo con CalAtlantic, il quarto più grande costruttore di case della nazione, proietta Lennar ai vertici del mercato Usa. Il gruppo ha adottato una politica di investimenti molto aggressiva durante la crisi del mercato immobiliare riuscendo a realizzare ottimi affari e garantendosi ora un’ampia riserva di terreni edificabili che le permette di rispondere in maniera adeguata all’aumento della domanda e che le permette di avere ora un approccio più oculato e attento alla redditività del capitale.
L’azienda si distingue dai suoi competitor per un portafoglio attività più diversificato. Lennar, infatti, attraverso le controllate Rialto e Lennar Multifamily, è esposta anche al business della gestione dei prestiti immobiliari e della vendita in affitto. Al momento il management sta valutando la vendita di Rialto, mentre la società di venture capital Multifamily permette di rafforzare i flussi di cassa riducendo dunque la dipendenza dal ciclo economico. Gli analisti si aspettano per i prossimi cinque anni una crescita media del 22% e un’espansione del margine Ebit dall’attuale 11% al 16% nel 2022 e stimano un fair value pari a 75 dollari che vale al titolo Lennar un Morningstar Rating di 4 stelle (report aggiornato al 27 giugno 2018).

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