Euro, che scoppola

Il dollaro ha ripreso a correre, dopo che sembrava potesse invece scendere e di molto la settimana scorsa. Insomma il periodo di alternanza di andamenti e oscillazioni tra le principali valute continua a rimanere il tema dominante in assoluto. Non ci sono segnali dell’inizio di alcun trend, e l’incertezza resta assoluta.
I dati europei e americani di venerdì non hanno fatto altro che alimentare questo stato di cose, con quelli europei che hanno deluso le attese a cominciare dal Pil tedesco a -6.9% contro un consensus di -6%, mentre quello francese ha mostrato un calo del 3.2% rispetto ad attese di -2.5%, sempre su base annua.
Il Pil di Eurolandia scenderà del 4.6% nel 2009 rispetto ad un consensus di 4.1%per effetto della crisi, che non ha precedenti, e all’interno della Bce non sembra esserci unanimità sugli strumenti da adottare per ridere fiato alle economie. Da questo punto di vista, e guardando il tutto secondo un profilo squisitamente legato al mercato dei cambi, si dovrebbe pensare ad un indebolimento strutturale dell’Euro contro la maggior parte delle divise concorrenti.
Negli Stati Uniti, per converso, non è che i dati siano decisamente migliori, ma si ha la sensazione che le manovre messe in atto dal nuovo Governo possano, almeno nel medio termine, indurre a qualche considerazione più ottimistica. I dati economici di venerdì non sono usciti in una direzione univoca, ma misti, il che per gli investitori ha un sapore meno amaro di quello che invece hanno rappresentato i dati europei.
Venerdì scorso l’indice di fiducia dell’Università del Michigan è uscito migliore delle attese a 67.7 contro il 67 atteso, così come l’indice Empire è uscito a -4.6 contro il -14.7 di aprile e il -32 di marzo.
Anche i flussi di capitali da e verso gli States hanno mostrato un leggero miglioramento a 36.6 miliardi di dollari. Insomma un quadro meno fosco rispetto al Vecchio Continente e un Euro che sembra perdere gradualmente forza. Siamo sempre in trading range di medio termine però e non abbiamo ancora segnali di inizio di una tendenza.


                                                                Eurusd daily

Il quadro tecnico segnala una evidente fase laterale limitata al rialzo in area 1.3750, area di doppi massimi e livelli di supporto e resistenza precedenti divenuti un’area significativa, mentre al ribasso 1.3275 e 1.2950 per ora rappresentano dei livelli di supporto importanti e di difficile, almeno per il momento violazione.
Si dovranno avere conferme relativamente alla ripresa del mercato e un cambiamento evidente delle correlazioni in atto per riuscire ad individuare un nuovo trend.
Fino a che la correlazione rimarrà questa, ovvero borse legate al dollaro in modo proporzionalmente indiretto (ovvero dollaro in rialzo quando le borse scendono e viceversa) è probabile che l’ormai famoso yo yo valutario rimarrà attivo e presente.

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