Adam (Dws): “Negli Usa il settore tecnologico rimane tra i nostri preferiti”

Di Larry V Adam, Cio Americas and Chief Investment Strategist, Dws WM

Dopo il recente ribasso dei media sociali e di altri titoli tecnologici, si sono sentite molte disquisizioni sul “tramonto del tecnologia” e qualcuno ha ipotizzato la perdita della loro posizione di titoli guida. Possiamo solo dire che riteniamo premature queste congetture. È vero che il 18% dei titoli che compongono il settore delle tecnologie informatiche dell’indice S&P 500 (che valgono il 14% della sua capitalizzazione di mercato) e il 43% di quelli che compongono il NASDAQ (che ne rappresentano il 18% della capitalizzazione di mercato) hanno perso oltre il 20% rispetto ai massimi dell’anno. Tuttavia, anche se dal 25 luglio le aziende di tecnologie informatiche dell’indice S&P 500 hanno perso circa il 4%, in realtà in questo periodo il settore si è confermato il più performante dell’indice, che è ancora in guadagno del 28% rispetto all’anno precedente.
Poiché il settore tecnologico resterà uno dei nostri preferiti anche in futuro, ricordiamo alcuni motivi per cui il recente ribasso non ha intaccato la nostra fiducia nei suoi titoli:

Attualità delle tematiche –La tecnologia si conferma il settore in più rapida trasformazione per la rapidità dell’innovazione e l’intensità del “cambiamento” esercitato sulle nostre vite quotidiane. Pertanto alcune sue dinamiche di lungo periodo fanno già parte dei temi di sviluppo della nostra strategia “Il Futuro è già tra noi”, come la Generazione dei Millennial, la Cibersicurezza, la Smart Mobilitye l’Intelligenza artificiale.

Robusta crescita economica –L’aumento del PIL nel 2°trimestre (+4,10%, il più ampio dal 3°trimestre 2014) ha confermato il vigore dell’economia statunitense. L’espansione messa a segno nel 2°trimestre probabilmente proseguirà all’inizio del secondo semestre: infatti la Federal Reservedi Atlanta stima al 5% l’aumento del PIL nel 3°trimestre del 2018. Inoltre nella riunione di questa settimana la Federal Reserveha migliorato il giudizio sull’economia, statunitense, definendone la crescita “intensa” invece della precedente formulazione “solida”. Quest’andamento dovrebbe favorire i settori ciclici e particolarmente le tecnologie informatiche, che probabilmente beneficeranno non solo della notevole domanda dei consumatori ma anche dell’impennata degli investimenti delle aziende, stimolati dalla riforma dell’imposta sulle società.

Utili consistenti –Anche dopo le approfondite analisi dei risultati trimestrali, gli utili delle società tecnologiche restano di tutto rilievo. Infatti dalla pubblicazione dei risultati del 64% delle aziende di tecnologie informatiche incluse nell’indice S&P 500 risultano utili in aumento del 33,50% e oltre il 90% delle aziende ha superato le previsioni. Il buon andamento degli utili dovrebbe confermarsi anche in futuro, perché negli esercizi 2018 e 2019 sono previsti incrementi rispettivamente di circa il 20% e l’11%. La fiducia negli utili del 2019 è rafforzata dalle previsioni sui prossimi 12 mesi, riviste al rialzo di circa il 4% nell’ultimo trimestre.

Multipli di valutazione relativamente interessanti –Anche se il settore della tecnologia informatica è solo il 4% sotto il massimo storico, per effetto del forte incremento degli profitti nell’anno in corso il rapporto prezzo/utile dei prossimi 12 mesi è sceso di quasi il 10% dal suo massimo. Ciò ha fatto salire i multipli di valutazione del settore, che tipicamente comprende aziende in fase di forte sviluppo.

Stagionalità favorevole –I prossimi mesi sono quelli tradizionalmente più propizi al settore tecnologico. Infatti negli ultimi 15 anni, superati i mesi estivi storicamente avversi, nell’87% dei casi le aziende di tecnologie informatiche dell’indice S&P 500 hanno chiuso il periodo da settembre a dicembre con rialzi medi del 6,10%, superando l’indice di oltre l’1%.

Consistente valore per gli azionisti –Grazie a flussi finanziari eccellenti e all’abbondante liquidità presente nello stato patrimoniale, le aziende tecnologiche hanno potuto intraprendere varie iniziative a favore degli azionisti. Ricordiamo anzitutto, nel 2°trimestre 2018, i riacquisti di azioni proprie per 66 miliardi di dollari, pari a circa il 40% dei riacquisti totali effettuati nell’indice S&P 500. Il secondo elemento è l’aumento dei dividendi, stimato all’11% nel 2018 e al 9% nel 2019. Tutte queste iniziative favorevoli agli azionisti aumentano l’attrattiva del settore tecnologico.

Stabilità dei fattori tecnici –Conviene ritenere il ribasso della settimana scorsa più un “naturale” assestamento dopo un consistente rialzo, perché il settore non ha infranto le sue medie mobili a 50, 100, e 200 giorni.

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