Dollaro/yen al test della trendline ascendente

A cura di Xtb

Dati sul reddito da lavoro giapponese. Il rilascio ha mostrato una crescita annuale dei salari in accelerazione a giugno al 3,6% e al 2,8% rispettivamente per i termini nominali e corretti per l’inflazione. Entrambi i numeri hanno battuto facilmente le aspettative degli economisti che puntavano rispettivamente all’1,7% e allo 0,9% e hanno fatto grandi aumenti dal 2,1% all’1,3% di maggio. Da cosa è scaturita una tale ondata? Il motivo principale erano i maggiori bonus estivi che contribuivano al ritmo più rapido della crescita dei salari in oltre 21 anni.

I dati potrebbero essere accolti favorevolmente dalla Banca del Giappone che ancora una volta ha tagliato le sue previsioni sull’inflazione durante la riunione della scorsa settimana e, se tale aumento si rivelasse sostenibile, potrebbe aiutare la banca centrale a sradicare la mentalità deflazionistica. Ovviamente la chiave è la ripetibilità in quanto una rondine non fa primavera, quindi se questi bonus estivi sono stati l’effetto di una crescente pressione salariale (il mercato del lavoro è già molto stretto) piuttosto che un evento occasionale, potrebbe essere ragionevole assumere più falchi osservazioni provenienti dalla BoJ nei mesi a venire. Aggiungiamo anche che lo yen è stato in parte amplificato da un rapporto di Reuters che suggeriva che la BoJ aveva preso in considerazione l’aumento dei tassi di interesse due volte quest’anno.


La crescita dei salari giapponesi ha raggiunto a giugno il ritmo annuale più alto dal 1997. Fonte: Bloomberg, XTB Research

Dall’altro lato, la spesa delle famiglie è diminuita dell’1,2% a giugno, recuperando dal minimo locale al -3,9% del mese precedente. In un breve commento ai dati il ​​governo giapponese ha detto che la spesa potrebbe arrivare a luglio, dato che le famiglie spendono i loro bonus consegnati alla fine di giugno. Tuttavia, bisogna essere consapevoli del fatto che i giapponesi hanno una propensione marginale piuttosto bassa al consumo (a favore del risparmio), pertanto non possiamo escludere che la somma forfettaria offerta loro il mese scorso possa essere salvata anziché spesa.

Nel frattempo, il dollaro americano sta iniziando la giornata relativamente piatta con un leggero equilibrio sul piede posteriore. A sua volta, gli indici cinesi hanno guadagnato abbastanza sostanzialmente fino a quando il Composite di Shanghai ha guadagnato l’1,6% e l’Hang Seng (CHNComp) ha aggiunto l’1%. Anche il giapponese NIKKEI (JAP225) è superiore dello 0,65% mentre il rendimento del 10Y giapponese continua a muoversi intorno allo 0,11%.

L’USD/JPY si sta ancora muovendo al di sopra della sua linea di tendenza locale e fino a quando la coppia rimane lì si può ipotizzare che possa aver luogo una mossa finale verso l’alto. Fonte: xStation5

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