Tra gli Emergenti, preferenza all’India

A cura di Anima Sgr
Usa: crescita e occupazione accelerano. Nonostante le penalizzazioni subite da alcuni colossi del settore tecnologico – Facebook ancora una volta in cima alla lista – a livello geografco, il mercato azionario americano è stato quello che ha offerto le maggiori soddisfazioni. Oltre ad una stagione degli utili molto positiva, a sostenere la Borsa US sono stati diversi fattori, primo fra tutti la solidità della crescita economica, fglia anche del supporto della riforma fscale di Trump. In relativo, tuttavia, il giudizio sulla Borsa statunitense è ancora neutrale dal momento che all’orizzonte restano i rischi legati all’evoluzione dei dazi commerciali e al percorso di rialzo dei tassi avviato dalla Fed.
Borse emergenti: la view resta costruttiva. Nell’ultimo mese i driver più importanti per i mercati sono stati l’evoluzione della disputa commerciale fra Stati Uniti e Cina (lo scorso 6 luglio sono entrati in vigore i dazi imposti dagli Stati Uniti su 34 miliardi di dollari di importazioni cinesi), il deprezzamento del Renminbi in risposta al deterioramento dei dati sulla crescita e l’accelerazione dei deflussi di capitali dai Paesi Emergenti. Il forte deprezzamento del Renminbi è stato spiegato dalle autorità cinesi come una normale correzione da una situazione di sopravalutazione; tuttavia, il mercato ha rievocato lo spettro del 2015, quando invece il signifcativo deprezzamento era stato intenzionale e a rischio di provocare una guerra valutaria.
Nonostante i flussi da inizio anno si mantengano ancora positivi, le ultime tre settimane hanno visto riscatti per oltre 12 miliardi di dollari dai mercati emergenti (i deflussi dai massimi dell’anno hanno raggiunto i 17,5 miliardi di dollari). Nei prossimi mesi i driver principali saranno la risposta cinese agli ultimi aumenti tariffari effettivi e potenziali, la direzionalità del dollaro e l’eventuale deterioramento dei fondamentali macro. L’idea strategica di medio-lungo periodo su questi mercati resta comunque costruttiva, in quanto si ritiene che a livello strutturale i fondamentali si mantengano ancora solidi. Viene tuttavia rafforzato un atteggiamento di cautela ed una preferenza per i Paesi meno condizionati dalla guerra tariffaria, come ad esempio l’India.
Borse Asiatiche: appesi alla stagione degli utili. Si arriva alla stagione degli utili con l’indice Topix che a luglio ha segnato nuovi minimi relativi da marzo a causa dei timori legati alle tensioni commerciali e al rallentamento della Cina. Nonostante il deprezzamento dello yen contro dollaro, il mercato privilegia titoli difensivi e domestici. La view si mantiene di segno negativo.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: