Da qualche giorno eravamo abituati a vedere il segno positivo su Piazza Affari, ma oggi la situazione è decisamente diversa. Ieri sera Wall Street ha chiuso con un –0,61%, contenendo nonostante tutto le perdite dopo le notizie non proprio incoraggianti provenienti dalla Fed. I mercati asiatici hanno seguito a ruota l’andamento al ribasso, e le piazze finanziarie europee non sono state da meno. Tutti i principali listini europei sono in rosso, con perdite comprese fra l’1% e il 2%. Lo S&P/Mib ha aperto con un -1,28% e si è tenuto per tutta la mattinata su questi livelli, con i bancari in difficoltà.
Ma veniamo al quadro prospettato dalla Federal Reserve per l’economia americana nel medio periodo e che tanto ha inciso sulla chiusura di ieri della borsa statunitense.
Fondamentalmente quanto emerge dalla riunione è questo: nel 2009 il calo del Pil sarà superiore alle attese, la ripresa nel 2010 sarà più lenta del previsto e la svolta vera e propria si avrà non prima di cinque o sei anni. Le prospettive decisamente non sono delle migliori.
Gli analisti di certo si attendevano un calo del Pil, ma le stime per il 2009 erano comprese fra il -0,5% e il -1,3%. Invece la Fed ha rivisto al ribasso le stime del Pil americano aspettandosi un calo fra il -1,3% e il -2%.
Per il prossimo anno la ripresa è prevista su tassi compresi tra il 2% e il 3%, più lenta di quello che gli analisti avevano previsto. Nel 2011 il tasso di crescita è previsto in un range tra il 3,5% e il 4,8%, mentre nel 2012 la crescità è prevista tra il 2,5% e il 2,7%.
Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, anche le previsione sono state corrette al ribasso, passando da una previsione dell’8,8% ad uno più pessimistico del 10% circa. Riguardo il dato sulll’inflazione invece la Fed si dimostra ottimista. Nonostante l’ingente liquidità immessa sul mercato dalle autorità per favorire la ripresa, il tasso d’inflazione tenderà a mantenersi stabile e a non superare la soglia del 2%.
[p]Ben Bernanke[/p] ha dunque concluso che la ripresa avverrà non prima del 2014, quando si potranno raggiungere gli obiettivi di crescita e di riduzione della disoccupazione.
Intanto in Italia arrivano notizie confortanti da Banco Popolare.
Infatti il nuovo amministratore delegato, [p]Pier Francesco Saviotti[/p], ha dichiarato che per l’anno 2009 si prevede un ritorno all’utile. Le stime parlano di un utile netto di 200 milioni per l’esercizio in corso, mentre per il 2010 se ci sarà una netta ripresa dell’economia l’utile sarà doppio. Inoltre è stata confermata la distribuzione del dividendo agli azionisti, anche se di piccola entità.
Riguardo a Banca Italease, Saviotti ha dichiarato che basterebbero 600 milioni di euro per rimettere a posto la situazione, ma nelle intenzioni del Banco Popolare c’è una somma più grande per far in modo di far navigare Italease in acque tranquille per i prossimi anni.
I progetti futuri dell’ad sono quello di vendere la divisione del factoring di Italease, cedere Efibanca entro l’estate, e l’entrata in Arca di un nuovo socio al posto di Ubi e Popolare Vicentina che andrà ad affiancare Banco Popolare, Bper e la Popolare di Sondrio.
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche Börse (XETRA) | 70,91 | EUR | -2,13% |
American Express | NYSE | 23,98 | USD | -3,27% |
Axa | EURONEXT | 13,20 | EUR | 2,05% |
Azimut | BORSA ITALIANA | 6,66 | EUR | 3,58% |
Banca Generali | BORSA ITALIANA | 5,68 | EUR | 11,37% |
Bank of NY Mellon | NYSE | 26,66 | USD |
-3,79% |
Barclays | LSE | 17,74 | USD | -0,06% |
BlackRock | NYSE | 137,16 | USD | -1,80% |
BNP | EURONEXT | 45,08 | EUR | -2,90% |
BPM | BORSA ITALIANA | 4,96 | EUR | 1,07% |
Citigroup Inc | NYSE | 3,69 | USD | -2,12% |
Credit Agricole | EURONEXT | 10,77 | EUR | 0,42% |
Credit Suisse Group | SWISS MARKET EXCHANGE | 47,42 | CHF | -0,17% |
Deutsche Bank | Deutsche Börse (XETRA) | 46,35 | EUR | 1,80% |
Dexia | EURONEXT | 4,63 | EUR | 0,22% |
Fortis | EURONEXT | 2,75 | EUR | 4,33% |
FT Inv. | NYSE | 61,69 | USD | -2,37% |
Goldman Sachs | NYSE | 136,44 | USD | -3,34% |
Henderson | LSE | 84,00 | GBp | 5,33% |
HSBC Investments | LSE | 561,50 | GBp | -1,47% |
ING | EURONEXT | 8,18 | EUR | 1,36% |
IntesaSanpaolo | BORSA ITALIANA | 2,67 | EUR | 1,91% |
Invesco | NYSE | 14,63 | USD | 4,50% |
Janus Capital Group | NYSE | 9,63 | USD | -4,56% |
Jp Morgan | NYSE | 34,55 | USD | -3,52% |
Julius Baer | SWISS MARKET EXCHANGE | 44,50 | CHF | 1,37% |
Legg Mason | NYSE | 18,78 | USD | -2,29% |
Man Group | LSE | 232,00 | GBp | -3,53% |
Mediobanca | BORSA ITALIANA | 8,72 | EUR | 4,75% |
Mediolanum | BORSA ITALIANA | 3,55 | EUR | -1,39% |
Morgan Stanley | NYSE | 28,00 | USD | -3,15% |
Montepaschi Siena | BORSA ITALIANA | 1,34 | EUR | 0,98% |
Natixis | EURONEXT | 1,52 | EUR | 3,83% |
Nordea bank | OMXNORDICEXCHANGE | 60,90 | SEK | -0,65% |
Raiffeisen | wienerborse | 28,89 | EUR | 3,22% |
Schroders | LSE | 873,00 | GBp | -2,73% |
Skandia (Old Mutual) | LSE | 71,00 | GBp | 0,42% |
State Street | NYSE | 41,38 | USD | -4,24% |
Ubs | SWISS MARKET EXCHANGE | 16,53 | CHF | -0,18% |
Unicredit | BORSA ITALIANA | 1,92 | EUR | 1,86% |