Crolla decisamente, invece, la produzione industriale a marzo. L’indice destagionalizzato è sceso, oltre le attese, del 4,6% in termini congiunturali, in linea con febbraio (poi rivisto a -3,5%). Negli ultimi tre mesi, la media rispetto al trimestre precedente è stata del -9,8%. Corretto per i giorni lavorativi, invece, a marzo la diminuzione dell’indice sulla produzione industriale è stata del 23,8% su base annua, un record di cui non vantarsi dall’inizio degli anni ’90. La previsione Isae per i tre successivi “è caratterizzata da una attenuazione della fase negativa; nel secondo trimestre, infatti, si avrebbe una flessione, rispetto al primo, limitata al 4,7%. In particolare, ad aprile tornerebbe, per la prima volta dopo undici mesi, a manifestarsi un rialzo produttivo, seguito da un calo a maggio e un recupero a giugno”.
Il grafico sottostante, riporta l’evoluzione delle stime di Pil, domanda nazionale e commercio con l’estero dal 2005 al 2008. Nel primo trimestre 2009, secondo i risultati dell’Istat, il Pil nazionale corretto per gli effetti di calendario, è scemato del 2,4% in termini congiunturali e del 5,9% in termini annuali. In calo agricoltura, industria e servizi. Su base congiunturale, si tratta del quarto ribasso consecutivo. Nel secondo trimestre 2008, infatti, la diminuzione era stata pari allo 0,6%, nel terzo allo 0,8% e nell’ultimo pari al 2,1%. Se il trend seguito dal Pil rimarrà questo, si prevede una diminuzione annuale, al momento, pari al -4,6%.