Londra preda del Medio Oriente

Il crollo dei prezzi degli immobili, i bassi tassi d’interesse e una valuta debole fanno di Londra una ricca preda per il Medio Oriente. Sulla scia della crisi finanziaria gli immobili della City diventano un ghiotto boccone per molti investitori del mondo arabo.

Nel mese di marzo la Landmark Property di Dubai ha aperto un ufficio nel Mayfair di Londra per investire nel real estate, ora più conveniente del 25% solo grazie ai tassi di cambio. Stessa scelta per la libanese M1 Real Estate che ha annunciato l’acquisizione di diverse proprietà nella prestigiosa zona di Cadogan Gardens. “Londra è da tempo il posto ideale dove investire – ha detto Ziad Dagher, direttore responsabile di sviluppo e acquisizioni di M1 – anche andando al di là dell’attuale rendimento e dei tassi di cambio favorevoli”.

Mentre in alcune zone del Medio Oriente i contratti d’affitto sono vincolati solo a tre anni, nel Regno Unito i tempi di locazione più lunghi permettono investimenti nel settore decisamente meno rischiosi.  David Swan, amministratore delegato di WW Advisor, intermediario immobiliare tra Europa e i paesi arabi, spiega che malgrado la diminuzione del prezzo del petrolio non si è spento l’interesse nei confronti del mercato immobiliare europeo. “I prezzi di Londra sono scesi molto rapidamente – racconta Swan – intorno al 50% in meno rispetto a due o tre anni fa”. E anche se gli affitti solo calati nell’ultimo periodo, gli investitori hanno realizzato che il momento peggiore della crisi è ormai passato e presto anche le locazioni a lungo termine torneranno a livelli più realistici.

Nella City le vendite di grandi proprietà sono diventate meno frequenti negli ultimi mesi a causa della notevole quantità di capitale e del potenziale di leva richiesto.

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