L’economia americana è in salute e in crescita, con la revisione del PIL del secondo trimestre dell’anno che certifica un miglioramento rispetto alla prima stima e fissa la crescita degli Stati Uniti al 4,2% rispetto al 4,1% stimato a luglio e soprattutto segue il +2,2% registrato nel primo trimestre. Il dato batte le attese degli analisti che stimavano un lieve calo al 4,0% nel secondo trimestre.
A spingere al rialzo la crescita economica del Paese, l’aumento dei consumi (+3,8%) e gli investimenti in proprietà intellettuale (+11%) accompagnati anche dall’aumento dei profitti ante imposte delle aziende (+7,7%), settimo mese consecutivo di rialzi, che giustifica l’aumento degli indici azionari statunitensi con S&P500 e Nasdaq 100 che mettono a segno nuovi record storici, con quest’ultimo che si appresta a chiudere il miglior agosto dal 2000. Ad accompagnare la crescita economica, e ad aprire scenari ottimisti anche per il futuro anche l’aumento della fiducia dei consumatori che ha raggiunto i massimi da 18 anni.
L’aumento del PIL statunitense, tuttavia, non ha scalfito le quotazioni del cambio eur/usd che hanno proseguito a favore di un apprezzamento del dollaro tornato a quo-tare oltre area 1,700 nelle prime battute odierne.
Il dato economico Usa da nuova forza alla politica di Trump, che potrebbe vedere confermato l’obiettivo di una crescita annua per l’intero anno al 3% (dichiarato in campagna elettorale) con ripercussioni positive anche nelle prossime elezioni di metà mandato. Nonostante le recenti accuse nei confronti di motori di ricerca e social network, Trump potrebbe continuare a ricevere consensi se l’economia Usa dovesse continuare a crescere ai ritmi attesi.