Dax al test del supporto. Bayer in ribasso dopo la trimestrale

A cura di Xtb
Le compagnie statunitensi hanno sottoperformato ieri e così anche quelle asiatiche durante la sessione di oggi. L’australiano S&P/ASX 200 (AUS200) è diminuito dell’1% mentre il giapponese Nikkei (JAP225) ha perso lo 0.44% in meno. Gli indici in Cina sono scambiati in modo significativamente più basso con Hang Seng (CHNComp) che ha perso oltre il 2% al momento della stampa.
I principali indici azionari europei hanno lanciato la negoziazione di mercoledì in calo rispetto alle flessioni di ieri. Quasi tutti gli indici blue chip del Vecchio Continente sono diminuiti con due eccezioni, Ftse Mib e WIG20. Il benchmark italiano ha aperto piuttosto piatto mentre le azioni polacche si sono mosse più in alto durante l’apertura. Tutti i 19 sottoindici settoriali dell’indice EuroStoxx 600 hanno lanciato il commercio di oggi in ribasso con i minatori ei produttori di automobili sono i più grandi ritardatari.

Il DE30 (Dax) continua a marciare più in basso dopo aver raggiunto l’handle di 12600 punti la settimana scorsa. Il benchmark tedesco sta testando il livello di supporto pertinente a 12150 punti che ha provocato l’inversione del prezzo già parecchie volte (cerchi arancioni nella tabella in alto). Nel caso in cui questo ostacolo venga superato la prossima fermata per gli orsi potrebbe essere la zona di resistenza a medio termine che va da 11750 a 11.970 punti. Fonte: xStation5
Angela Merkel, cancelliere della Germania, ha espresso alcune interessanti osservazioni riguardanti la Brexit e la struttura del sistema finanziario europeo durante la conferenza bancaria di Francoforte. In primo luogo, il cancelliere ha ammesso che il fallimento dei negoziati sulla Brexit non può essere escluso. Ha detto che mentre l’UE vuole siglare l’accordo, c’è la possibilità che si verifichi una Brexit dura perché nessun negoziato non è riuscito a fornire alcun tipo di risultato finora. La Merkel ha aggiunto che in tal caso l’UE dovrà firmare un accordo di libero scambio “molto intensivo” con il Regno Unito che servirà da base per i rapporti tra il blocco e il paese di partenza.
In secondo luogo, Angela Merkel ha sostenuto l’idea di spostare la compensazione dei derivati ​​denominati in euro a Francoforte (ora liquidata a Londra). Le osservazioni arrivano dopo mesi di pressioni per tale mossa da parte del CEO di Deutsche Boerse, Theodor Weimer. Anche se la mossa può sembrare ragionevole dato che Francoforte diventerà il più grande centro finanziario dell’Unione europea una volta che il Regno Unito si staccherà dal blocco, è anche di particolare interesse per la stessa Deutsche Boerse. Theodor Weimer ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg a febbraio che spera che la Deutsche Boerse ottenga una quota del 25% circa di questa attività di compensazione, cosa che potrebbe aumentare le entrate dell’azienda di circa 50-70 milioni di euro all’anno.
Principali indici azionari europei dopo la prima ora di negoziazione:
DAX (DE30): -0,64%
FTSE 100 (UK100): -0,42%
CAC40 (FRA40): -0,91%
IBEX (SPA35): -0,55%
FTSE MIB (ITA40): + 0,21%
WIG20 (W20): -0,34%

Bayer è all’origine delle perdite dell’indice DAX dopo la pubblicazione di rapporti sugli utili deludenti. Fonte: Bloomberg
Notizie societarie
Bayer (BAYN.DE) ha riportato i suoi guadagni del secondo trimestre oggi. Il rapporto è stato particolarmente interessante in quanto è stato il primo dopo che il farmacista tedesco ha acquisito la Monsanto. La società è riuscita a battere le stime quando si tratta di entrate (9,481 miliardi di euro contro 9,218 miliardi di euro previsti), ma altre componenti del rapporto sui guadagni non sono così rosee. Vale a dire, Bayer ha fornito un EPS inferiore (1,54 euro) rispetto alla stima media suggerita (1,64 euro). Inoltre, la società ha emesso un orientamento più debole per il risultato dell’intero anno a causa del ritardo nell’acquisto di Monsanto. A sua volta, la società agricola statunitense è stata acquisita dopo il miglior periodo dell’anno e quindi l’intero anno in corso è probabile che il valore compreso tra 5,70 e 5,90 euro. La stima media dell’analista indicava un EPS per l’intero anno di 6,22 euro.
 

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