Stati Uniti, esplode il debito e calano le entrate

Il fisco statunitense sempre più povero. I ‘ricavi’ derivanti dalle imposte federali sono infatti scese a 266 miliardi di dollari lo scorso aprile, quasi il 34% in meno dello stesso mese dello scorso anno (404 miliardi di dollari).

La flessione, spiega uno studio pubblicato dalla American Institute for Economic Research (AIER), è la più profonda dal 1981.

La spiegazione è semplice, se l’economia è in frenata, così vale per le imposte. La Casa Bianca però crede che il gettito fiscale possa ricominciare a crescere nel 2011, questo per gli stimoli fiscali già approvati; ma gli esperti dell’AIER dicono che anche se ciò si verificasse, “l’amministrazione stima che la spesa pubblica continuerà ad aumentare ogni anno di più e così il deficit continuerà ad allargarsi, in questo modo il debito pubblico si raddoppierà nei prossimi 10 anni”

A preoccupare gli esperti dell’AIER infatti non è tanto la minor entrata fiscale ma proprio l’aumento della spesa pubblica e il relativo deficit di bilancio. Deficit che quest’anno dovrebbe toccare gli 1,8 trilioni di dollari, ovvero quasi dieci volte il livello di due anni fa.

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