Gbp e Aud che ripresa!

Continua incessante lo yo yo valutario, senza che le principali coppie di divise prendano finalmente una direzione. Il mercato, nonostante la grande volatilità di breve periodo, non riesce a scrollarsi di dosso il range trading che lo ha afflitto nelle ultime settimane. Il che, per carità, non è detto che sia un male visto quel che è successo tra l’ottobre scorso e il marzo di quest’anno. Però è altrettanto chiaro che questa fase è particolare, non durerà certamente in eterno, perché prima o poi i nodi si scioglieranno e allora la volatilità prenderà nuovamente il sopravvento e alcune valute prenderanno il volo mentre altre rimarranno al palo.
La situazione attuale è chiaramente figlia dell’incertezza, della consapevolezza che ne l’Euro, ne il dollaro, ne tantomeno lo Yen, per ora sono in grado di prendere in mano lo scettro di valuta di riferimento.
A dire la verità la salita della moneta unica è frutto più di debolezza altrui che di forza propria visto che il Vecchio Continente ha le sue belle gatte da pelare, ma al momento stanno peggio Stati Uniti, oberati di debiti e con il rischio che l’eccesso di dollari messi sul mercato dalla Fed possano causarne il collasso, e il Giappone, le cui esportazioni sono ai minimi proprio a causa della eccessiva forza dello Yen.
Mentre gli States subiranno un calo del Pil di circa il 4.5% nel 2009, il Giappone potrebbe addirittura perdere il 14.5% rispetto all’anno precedente, mentre l’Europa è ferma al palo con un possibile -3.5%.
Se questi sono i numeri e queste le prospettive di crescita per l’anno in corso, appare chiaro che il meno peggio sia l’Euro ed è per questa ragione che in questo momento si preferisce vendere dollari e Yen anche di fronte a giornate in cui la correlazione con i mercati azionari ne farebbe preferire gli acquisti.
Questo è il motivo principale per cui ieri, dopo una seduta asiatica caratterizzata da acquisti massicci di dollari e Yen, il mercato si è nuovamente ribaltato. La principale favorita del periodo rimane la sterlina , ma non si devono dimenticare le valute finanziarie legate alle commodities, ovvero Aud e Nzd, che hanno decisamente sovraperformato nell’ultimo mese.


                                                           GbpUsd daily

La Sterlina sale perché la maggior parte degli investitori, professionisti e non, non crede al recupero della divisa britannica, massacrata per mesi da Ottobre a Marzo anche a livello Istituzionale (basti ricordarsi le dichiarazioni a favore di un suo indebolimento del Cancelliere dello scacchiere Darling), ma incapace , da Marzo ad oggi, di produrre nuovi minimi. Il grafico ne evidenzia il recupero, alimentato proprio dalle posizioni short presenti sul mercato, in aumento su ogni livello e capaci a nostro avviso di dare benzina ulteriore al movimento rialzista. Questa salita, al di la di correzioni tecniche sempre possibili visto che la percentuale di recupero è stata di circa il 16% dai minimi in 4 mesi, potrebbe continuare. Mentre i supporti intervengono in area 1.5720, 1.5520 e nel caso di accelerazione e violazione dei primi, anche 1.5050 e 1.5100, le resistenze cruciali si trovano ben lontano dai livelli attuali e intervengono in area 1.6680 e 1.6760.
A nostro avviso la corsa e il recupero della divisa britannica non sono certo finite.

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