Fed e governo italiano sotto i riflettori

A cura di Generali Investments

Nonostante dati economici contrastanti, i mercati finanziari hanno proseguito la ripresa. Gli Stati Uniti hanno annunciato dazi del 10% sui beni di importazione cinesi per un valore di 200 miliardi di dollari. La Cina ha reagito imponendo a sua volta dazi sulle importazioni statunitensi per un valore di 60 miliardi. Sebbene nel corso del vertice informale della UE i leader dei 27 stati membri abbiano accolto con favore alcuni progressi sul tema Brexit, restano ancora da risolvere problemi di primaria importanza. I rendimenti sovrani core hanno continuato la loro tendenza al rialzo. Particolarmente marcato è stato l’aumento di quelli americani, con i rendimenti a 10 anni superiori al 3%.

Un calo dell’avversione al rischio ha innescato un restringimento degli spread di credito. I mercati azionari hanno rimbalzato, e l’S&P 500 ha addirittura registrato un nuovo massimo. Il dollaro si è svalutato, raggiungendo il livello più basso nei confronti dell’euro da giugno.

La decisione della Fed di mercoledì sarà al centro della scena questa settimana. Poiché un’ulteriore rialzo è pressoché certo, è probabile che l’attenzione si concentrerà sulla valutazione della situazione economica.

Nell’area euro, tutti gli occhi saranno puntati sull’aggiornamento del programma di stabilità da parte del governo italiano, che sarà pubblicato giovedì. Dato che l’obiettivo di deficit per il 2019 (0,9% del PIL) verrà rivisto, i mercati valuteranno l’entità della deviazione. È probabile che i dati macroeconomici in uscita passino in secondo piano. Oltre all’indice Ifo che verrà pubblicato oggi (condividiamo la view di mercato e prevediamo un declino moderato rispetto ai livelli ancora elevati), il più importante è la stima flash CPI dell’area euro per settembre, in uscita venerdì. Concordiamo con l’aspettativa dei mercati su un tasso annuale in leggero aumento.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!