Ubs Wm: ecco l’allocazione tattica

A cura di Ubs Wm
Nel complesso, le modifche apportate questo mese rafforzano la nostra esposizione agli strumenti rischiosi. Due mesi fa avevamo ridotto le posizioni di rischio, nella convinzione che il mercato non avesse ancora scontato i rischi legati alle politiche commerciali americane. Restiamo del parere che gli attriti tra Stati Uniti e Cina vadano incontro a un ulteriore deterioramento, prima che la situazione inizi a migliorare; ma nelle settimane intercorse il mercato ha cominciato a metabolizzare questo scenario. Continueremo a monitorare gli eventuali segnali di contagio, ma il ribasso delle piazze emergenti ha generato alcune occasioni
d’investimento.

Ecco le principali opportunità tattiche che cerchiamo di sfruttare in questo momento.
• Deteniamo un modesto sovrappeso sull’azionario globale e apriamo un sovrappeso sulle azioni canadesi rispetto a quelle australiane. In previsione di una crescita degli utili globali del 15% circa nel 2018 e del 10% circa nel 2019, e con i tassi d’interesse reali ancora negativi o vicini a zero, crediamo che le azioni globali possano continuare a muoversi al rialzo, pur registrando andamenti volatili. Per i prossimi sei mesi ci aspettiamo anche una sovraperformance delle azioni del Canada rispetto a quelle  dell’Australia, in virtù delle valutazioni più convenienti, della dinamica più sostenuta degli utili e della maggiore esposizione al rincaro petrolifero.

Sovrappesiamo i Treasury statunitensi a 10 anni, che a nostro avviso hanno ormai scontato il ciclo restrittivo della Fed e potrebbero apportare protezione ai portafogli in presenza di una frenata della crescita mondiale.
Sottopesiamo i titoli di Stato giapponesi a 10 anni. Questa posizione presenta un basso costo del carry e ci aspettiamo che i JGB registrino una performance mediocre, sullo sfondo di un graduale inasprimento della politica monetaria della Bank of Japan (BoJ).
Rafforziamo il sovrappeso sul debito sovrano emergente denominato in USD. Malgrado il clima d’incertezza prevalente nella regione, l’attuale rendimento del 6,5% del comparto (indice EMBI GD) risulta conveniente e l’indice è ampiamente diversifcato a livello di emittenti
Chiudiamo il sottopeso sulle obbligazioni high yield in euro: gli spread si sono ampliati di 75 pb da inizio anno, riducendo il potenziale di ulteriore sottoperformance.
Sovrappesiamo lo yen giapponese rispetto al dollaro di Taiwan. Il JPY è una delle valute più sottovalutate del mondo e potrebbe apprezzarsi in caso di riduzione degli stimoli monetari della BoJ. Inoltre, la posizione conferisce una parziale copertura contro uno shock dei mercati globali. Sia il Giappone che Taiwan presentano un’elevata esposizione al commercio internazionale, ma lo yen dovrebbe apprezzarsi in caso di ribasso generalizzato, poiché gli investitori giapponesi tendono a riportare capitali in patria nelle fasi d’incertezza globale.

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