Materie prime: le aspettative per uno stimolo cinese possono fornire supporto

A cura di Emily Y. Au-Yeung senior vice president e analista del credito di Pimco

Gli investitori che si aspettano che le tensioni commerciali con Washington porteranno presto a stimoli ulteriori da parte di Pechino potrebbero restare delusi. Le preoccupazioni sul debito pubblico, secondo gli analisti di Pimco, limiteranno ulteriori stimoli, a meno che le tensioni commerciali non indeboliscano drammaticamente la crescita.

I policymaker cinesi si stanno muovendo verso una politica monetaria più flessibile negli ultimi mesi, con la Banca centrale cinese che compie la sua terza riduzione del tasso di riserva obbligatoria quest’anno a luglio, riflettendo i timori di un rallentamento della crescita dato il perdurare delle tensioni commericiali USA-Cina e dei dati economici più deboli.

Le vendite di infrastrutture e di proprietà sono gli indicatori chiave della domanda cinese di materie prime, ma loro hanno rappresentato un quadro misto nel 2018. La forte domanda ha spinto le vendite di proprietà verso un robusto 4,2% nei primi otto mesi del 2018. La costruzione di nuove proprietà è aumentata del 15,9% nello stesso periodo.

Inoltre mentre l’avvio di costruzioni immobiliari e forti le vendite di proprietà sono state forti quest’anno fino ad Agosto, gli analisti di Pimco hanno avuto alcuni dubbi sul fatto che i precedenti mesi di forti avvii immobiliari stiano traducendosi in livelli di costruzione della stessa entità, considerato che si è rilevata una netta divergenza nella curva delle costruzioni immobiliari iniziate e delle costruzioni immobiliari completate.

I prezzi dello zinco, del rame e dell’alluminio quotati alla London Metal Exchange (LME) sono scesi vicino ai minimi da inizio anno a causa della domanda più debole del previsto e delle tensioni commerciali. Tuttavia, i prezzi del minerale di ferro e dell’acciaio in Cina sono migliorati.

I prezzi più stabili per questi ultimi riflettono le aspettative che Pechino si impegnerà in ulteriori stimoli fiscali, aumenterà la spesa per le infrastrutture e potenzialmente allenterà le restrizioni all’acquisto di abitazioni se la crescita cinese rallenta a causa di fattori interni e commerciali. Per gli analisti di Pimco, la domanda di acciaio non è del tutto immune da un’escalation delle tensioni commerciali perché ciò influenzerebbe negativamente le decisioni di spesa in conto capitale, che a loro volta influenzerebbero la domanda di acciaio a livello globale.

Data l’incertezza macroeconomica, gli esperti di Pimco sono cauti nei confronti dei metalli e degli estrattivi minerari. Gli analisti di Pimco credono che i differenziali non siano abbastanza allettanti da compensare gli investimenti in estrattivi con un’alta propensione al rischio di sottoperformance qualora si intensificassero le tensioni tra Cina e Stati Uniti e i prezzi delle materie prime si indebolissero significativamente.

 

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