Le tensioni commerciali mettono a rischio fondamentali economici in salute

Aviva Investors, l’asset management globale di Aviva plc, nel suo outlook relativo al quarto trimestre 2018, afferma che il contesto per gli asset rischiosi si è deteriorato a causa delle tensioni commerciali e di un’espansione economica globale meno sincronizzata. L’economia mondiale dovrebbe registrare un ulteriore anno di crescita solida a poco meno del quattro per cento, simile a quanto visto nel 2017, anche se il quadro è un po’ più disomogeneo tra paesi e regioni rispetto alla crescita diffusa dell’anno scorso.

Il ritmo di crescita di cui sopra ha portato a mercati del lavoro più rigidi, con salari finalmente in aumento in aree diverse dagli Stati Uniti. La forte crescita degli stipendi e il continuo aumento dell’occupazione sosterranno i consumi nelle principali economie e, grazie alla robusta redditività delle imprese e alle prospettive positive della domanda, gli investimenti aziendali dovrebbero continuare a migliorare nel corso del 2019.

Un’escalation della controversia commerciale bilaterale tra Stati Uniti e Cina – in un momento in cui quasi tutte le banche centrali stanno inasprendo la propria politica monetaria – rappresenta la principale minaccia alle prospettive economiche. L’imposizione di sanzioni non è stata finora abbastanza ampia da incidere sul commercio internazionale, ma una loro estensione da parte degli USA e le ritorsioni cinesi – oppure ancora controversie commerciali più ampie che interessino altri paesi – si tradurrebbero in una previsione di crescita sostanzialmente inferiore, nonché in aspettative inflazionistiche moderatamente più elevate.

Stewart Robertson, Senior Economist di Aviva Investors ha dichiarato: “Pur rimanendo costruttivi sui fondamentali del nostro outlook, il rischio di revisione al ribasso nei prossimi mesi, dovuto alle crescenti tensioni commerciali, ci rende più cauti sulle prospettive a breve termine per gli asset più rischiosi. Perciò siamo prossimi alla neutralità sulla view relativa ai mercati azionari, favorendo moderatamente Stati Uniti, Europa e Giappone rispetto a Regno Unito e mercati emergenti. Se nei prossimi mesi le tensioni commerciali dovessero calare, potremmo passare ad una posizione maggiormente overweight sui mercati azionari”.

Le ultime view di Aviva Investors relative all’asset allocation:

  • Leggera riduzione del rischio azionario in questo trimestre e maggiore orientamento a lungo termine sul  dollaro USA rispetto ad altre valute
  • L’asset allocation in titoli di Stato rimane underweight e preferiamo assumerci il rischio con una durata a breve piuttosto che con un rischio azionario di lungo termine
  • L’atteggiamento prudente di lungo periodo sugli asset australiani ha dato buoni risultati e ci aspettiamo che la maggior parte dell’aggiustamento in termini valutari e di rendimenti obbligazionari più deboli si sia concretizzato
  • Il credito rimane underweight tenendo conto di valuation comparabili
  • Abbiamo spostato la nostra preferenza per gli high yield dagli Stati Uniti all’Europa. Siamo più cauti nei confronti degli USA in quanto le valutazioni non sono ancora scese, ma gli spread dell’Eurozona si sono notevolmente ampliati a causa delle preoccupazioni sull’Italia e dell’uscita della Banca Centrale Europea dal quantitative easing
  • Abbiamo ridotto la posizione sul debito in valuta locale dei Paesi emergenti daleggermente overweight a neutrale, viste le pressioni che gravano sulle Banche Centrali degli EM, spinte ad aumentare i tassi per proteggere le singole divise
  • Rimaniamo neutrali sui mercati emergenti per tutte le classi di attività, sulla base dell’aspettativa che condizioni più severe per la liquidità statunitense continuino a presentare venti contrari.

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