La Svizzera rimane la nostra posizione preferita: la view di Decalia Am

A cura di Decalia Asset Management
La stagione di ritorno dalle vacanze non è stata un periodo impegnativo solo per gli studenti ma anche per gli investitori, con un altro mese di Settembre sulle montagne russe per i mercati finanziari globali. Non sorprendentemente, il colpevole principale è stata la geopolitica, con i titoli sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo occupati ancora dalle preoccupazioni sull’intensificazione della guerra commerciale, sugli scandali dell’amministrazione Trump e sulle rinnovate turbolenze in Europa (Brexit e la proposta di legge sul budget italiano).
Nel frattempo, l’economia globale sta andando bene, supportata da dati resilienti qualitativi & quantitativi, sebbene avvertiamo che il momentum si sta indebolendo e le divergenze geografiche continuano ad aumentare. Indubbiamente, l’inflazione sta aumentando, con i livelli core prossimi agli obiettivi delle Banche Centrali, soprattutto negli USA, ma vediamo ancora un piccolo rischio di superamento nel breve termine.
Di conseguenza, le decisioni delle principali Banche Centrali non hanno riservato grandi sorprese durante il mese, con la FED che ha aumentato i tassi come ci si aspettava e le altre che sono rimaste spettatrici. In questo contesto, abbiamo mantenuto il nostro scenario macro globale complessivamente invariato, supportati ancora da sani fondamentali del mercato. In verità, abbiamo aggiustato verso l’alto la probabilità di possibili correzioni, tenendo conto di maggiori incertezze politiche (ad esempio le elezioni mid-term negli USA, l’approvazione della legge sul budget italiano, la guerra commerciale, l’incontro tra Trump e Xi), un’opinione più prudente sugli attivi dei Mercati Emergenti e dell’Europa e l’ulteriore sganciamento del momentum economico globale.
Ciononostante, rimaniamo fiduciosi sul risultato finale di molti di questi eventi, con i timori che sono già stati largamente prezzati nella volatilità. Pertanto, mentre questo periodo di transizione merita ancora attenzione, rimaniamo selettivamente costruttivi sull’azionario. Infatti le tendenze delle revisioni degli utili per azione si sono ridotte solo gradualmente (da livelli molto elevati) e sia le misure di valutazione, sia le aspettative di crescita per il 2019, ci sembrano ragionevoli.
A livello geografico, la crescita difensiva della Svizzera rimane la nostra posizione preferita in questo contesto di mercato volatile, seguita dagli USA (crescita economica resiliente), ma rimaniamo prudenti sull’Eurozona e sui Mercati Emergenti. A livello settoriale, continuiamo a preferire un approccio più bilanciato, come abbiamo recentemente fatto incrementando settori Difensivi/Value. Nel Reddito Fisso rimaniamo ai margini, dopo il nostro declassamento del Debito degli Emergenti con un Dollaro USA più forte e tassi più alti che terranno probabilmente le economie Emergenti sotto pressione.
Segnaliamo inoltre un aumento del rischio di liquidità nei mercati creditizi, una questione per noi fondamentale. Detto ciò, manteniamo una posizione sui titoli statunitensi decennali come copertura contro turbolenze geopolitiche e preferiamo ancora la duration USA a quella Europea poiché crediamo che quest’ultima offra un rischio di ribasso maggiore. Riguardo ai Cambi, rimaniamo neutrali/prudenti sull’Euro nel breve termine, dal nostro recente declassamento tattico (rispetto al Dollaro USA).
Anche se valutazione e fondamentali (partite correnti, deficit fiscale, Debito su PIL) dovrebbero favorire l’Euro nel medio termine, la valuta per ora può rimanere sotto pressione a causa del momentum economico meno favorevole della regione, una BCE più accomodante e ravvivate tensioni politiche. Intanto, il Dollaro USA dovrebbe continuare a beneficiare di un differenziale di tassi più attraente, una crescita economica più forte e della politica della FED.
Tra le Materie Prime, continuiamo a preferire l’Energia (tramite gli ETF azionari) data la recente perturbazione nella produzione dei Paesi Emergenti, lo status quo dell’OPEC e le prospettive di una solida domanda a livello globale. Per ultimo, sia le strategie decorrelate nei fondi hedge (market neutral, arbitraggio) che il private equity rimangono le nostre posizioni preferite tra gli Alternativi.

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