Quanto vale la sensibilità di un’obbligazione alle fluttuazioni dei tassi

Di Grégoire Mivelaz, gestore delle strategie Credit Opportunities di GAM Investments

La nostra filosofia di investimento si basa su quattro pilastri principali: alta qualità del credito, rendimenti elevati e stabili, bassa sensibilità ai tassi e gestione della liquidità.

Sebbene sia possibile sperimentare periodi di volatilità del prezzo, come si è visto nel 2018, la buona parte degli emittenti nel nostro universo sono società investment grade, che garantiscono il pagamento delle cedole e la restituzione del capitale investito alla data di scadenza o di call, indipendentemente dalle condizioni di mercato. La buona qualità del credito diventa particolarmente rilevante durante periodi di stress di mercato e caratterizzati da incertezze rispetto alle politiche della banca centrale, al rischio politico, alla sostenibilità del debito e alle guerre commerciali.

In termini di rendimenti elevati e stabili, crediamo che sia fondamentale ricordare l’importanza delle cedole rispetto all’inseguire le valutazioni del capitale. Per quanto riguarda l’accumulo delle cedole, non c’è mai un momento “cattivo” per investire, in quanto si tratta di un processo persistente e continuativo. Tuttavia, in termini di valutazione, alcuni punti di ingresso offrono la possibilità di beneficiare dell’apprezzamento del capitale (o “optionality”), in quanto i prezzi dei titoli sono soggetti alla mean reversion e tendono a ritornare al valore nominale con l’avvicinarsi della data di maturazione del credito. Dato che le valutazioni sono diminuite di circa il 7% dall’inizio dell’anno, siamo attualmente molto entusiasti delle opportunità che si sono create.

La Federal Reserve è già entrata in un ciclo di rialzo dei tassi, mentre la retorica della BCE suggerisce che una normalizzazione della politica monetaria è imminente. Di conseguenza, riteniamo che le obbligazioni a bassa sensibilità agli aumenti dei tassi di interesse potrebbero rivelarsi un elemento cruciale nel periodo a venire.

Anche se ci aspettiamo che nel prossimo decennio il contesto di mercato sia molto più impegnativo del precedente, dato che gli stimoli monetari non convenzionali lasceranno il posto ad una stretta monetaria, riteniamo che questi ostacoli possano essere superati. A nostro avviso, i costi di finanziamento delle imprese aumenteranno inevitabilmente, il che dovrebbe avere un impatto sui default rate delle imprese. Discorso opposto quello dei finanziari, i bilanci non sono mai stati più solidi e potrebbero beneficiare di tassi più elevati. Siamo anche ottimisti per quanto riguarda i tecnici, in quanto ci aspettiamo un’offerta lorda limitata di “Capital Securities” (debito junior) per il futuro.

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